La sezione Anpi di Varese parteciperà al presidio antifascista indetto dalla amministrazione comunale di Varese sabato 10 febbraio alle ore 18,30 al Palazzo comunale. In un comunicato stampa la sezione Anpi di Varese spiega le ragioni di questa scelta.

«Non è tollerabile che i nazifascisti di DO.RA possano ripetere impunemente i beceri rituali di esaltazione di regimi condannati dalla storia per la loro condotta criminale che ha provocato milioni di morti, perseguitato cittadini inermi e oppositori, soppresso libertà e democrazia. Così come suscita indignazione il tentativo, nel Giorno del ricordo della tragedia delle foibe, di ergersi a paladini delle vittime senza aver mai fatto i conti con i crimini compiuti dal fascismo sul confine orientale e contro la popolazione jugoslava.
Per i fascisti di DO.RA e dintorni, l’immane tragedia delle foibe è solo un pretesto per esibirsi, con il soccorso di gruppi provenienti da altre province, nei loro macabri rituali. Ma la loro presenza in città, dopo la provocatoria sceneggiata di sabato scorso a Palazzo Estense che ha inferto un duro colpo all’immagine di Varese e provincia, rappresenta un ulteriore oltraggio alle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza, una grave offesa alle vittime delle guerre causate dal nazifascismo e a quanti hanno combattutto, anche a costo della vita, per porre fine ad un regime tirannico e liberticida .
Agli organi competenti chiediamo di adottare al più presto provvedimenti adeguati al fine di bandire una volta per tutte queste formazioni dichiaratamente ostili allo spirito democratico e antifascista della nostra Costituzione, ai valori fondamentali di libertà e democrazia.

Perciò è ora che le leggi vigenti vengano applicate con rigore e senza tentennamenti di sorta anche perchè le idee e le azioni di tali gruppi nulla hanno a che fare con la libertà di opinione. Ai cittadini chiediamo di farsi parte attiva in difesa dei principi democratici riscoprendo il valore della partecipazione individuale e collettiva. Lo dice la Costituzione: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».

Varese lancia un presidio antifascista in città: “Aderisca chi crede nelle istituzioni democratiche”