Il Papa agli studenti del Collegio Rotondi di Gorla Minore: “Non cercate followers, ma la verità”
Papa Francesco ha ricevuto i 2500 studenti e docenti del collegio Rotondi di Gorla Minore, dedicando un affettuoso discorso ai giovani. Si tratta della più antica scuola cattolica paritaria d’Italia.
Sono partiti da Gorla Minore in treno, autobus e auto private: 600 Km di viaggio per raggiungere Roma per un momento che resterà nella storia del Collegio Rotondi di Gorla Minore e non solo. Perché sabato 3 febbraio lo storico istituto cattolico ha avuto l’onore e la gioia di incontrare papa Francesco, che ha concesso loro un’udienza privata.
Il motivo è un traguardo importante per il Collegio: i 425 anni dalla sua fondazione, che la rendono così di fatto la più antica scuola cattolica paritaria d’Italia.
In tutti questi anni l’istituto è cambiato, cresciuto, arricchendo la propria offerta formativa e diventando un punto di riferimento educativo per la valle Olona e l’intera provincia.
Da Gorla Minore in 2500 da Papa Francesco. È iniziato il viaggio di studenti e famiglie del Rotondi
Il percorso compiuto da docenti e allievi è stato citato anche da Papa Francesco, che nell’aula Paolo VI ha rivolto alla delegazione formata da 2500 fra studenti, docenti e famiglie un discorso ricco di affetto e stima.
“State celebrando il 425° anniversario di fondazione della vostra scuola, nata nel lontano 1599: più di quattro secoli di storia, e mi sembra che li portate bene!”
“Con la vostra presenza, testimoniate come il Collegio Rotondi, fedele alla sua tradizione educativa, è cresciuto nel tempo, cambiando e adattandosi tante volte di fronte alle necessità di diversi momenti storici: dalle origini, con la donazione del Canonico Giovanni Terzaghi, alle trasformazioni avvenute sotto i governi austriaco e sabaudo, quest’ultima ad opera del Rettore Rotondi – da cui prendete il nome attuale –, al travaglio delle due guerre mondiali, alle sfide del dopo-guerra, fino ad essere oggi la più antica scuola cattolica “paritaria” d’Italia. E tutto questo contiene un messaggio importante, su cui vi invito a riflettere: è necessario saper cambiare per rimanere fedeli alla propria identità e missione”, ha detto il Papa ai presenti.
“Vi incoraggio a impegnarvi intensamente nelle vostre attività scolastiche, ma sempre con una mente aperta alla novità. In particolare voi, ragazzi, ricercate in tutto la verità, senza lasciarvi condizionare dalle mode del momento o dal pensare comune, dai like o dal consenso dei followers: non sono queste le cose più importanti, anzi dipendere troppo da esse ci può togliere la libertà. Al tempo stesso però, non temete, quando necessario, di cambiare e di accettare opinioni e modi di pensare diversi dal vostro in tutto quello che non è essenziale: siate veri amanti della verità, e per questo sempre disponibili all’ascolto e al confronto”, questo il consiglio del Pontefice.
“L’ignoranza genera paura e la paura genera intolleranza. Voi non fate così. Studiate facendo “squadra”, insieme, e sempre in allegria! La conoscenza, infatti, cresce nella condivisione con gli altri. Si studia per crescere, e crescere vuol dire maturare insieme, dialogare: dialogare con Dio, con gli insegnanti e gli altri educatori, con i genitori; dialogare tra di voi e anche con chi la pensa in modo diverso, per imparare sempre cose nuove e permettere a tutti di dare il meglio di sé”, ha concluso Papa Francesco.
Un discorso dunque ricco di spunti per queste nuove generazioni di studenti, che avranno a che fare con le sfide dell’età adulta, ma anche la complessità dell’epoca moderna. Tanta l’emozione per tutti i partecipanti, che porteranno con sé il ricordo di questo incontro speciale.
Il Pontefice è stato poi omaggiato da un violino, realizzato dal maestro liutaio Alessandro Scandroglio. Questo il “biglietto” aggiunto da don Andrea Cattaneo e tutti i suoi studenti a questo regalo donato con affetto a papà Francesco.
«Tradizione e innovazione con radici lontane: oltre quattro secoli passati ad insegnare a un pezzo di legno il modo giusto in cui vibrare – commenta infatti il collegio sulla sua pagina social mostrando lo strumento – oltre quattro secoli in cui abbiamo accolto bambini e abbiamo salutato uomini pronti ad affrontare il futuro. Il violino e la vita dei nostri alunni possano vibrare per comporre melodie di pace!»
Il 3 febbraio 2024, dunque, resterà una data incisa nella storia dell’istituto: alle generazioni di studenti che verranno in futuro, mostrando il Collegio, ci sarà da raccontare anche questo giorno, quando da Gorla Minore in tanti partirono per Roma, per incontrare il Papa.
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