A Solaro la mostra fotografica “La camera scura” in collaborazione con Amnesty International
La mostra, che potrà essere visitata a ingresso libero dal 25 novembre al 3 dicembre, è stata realizzata nell’ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché…”
Sarà inaugurata sabato 25 novembre in Villa Borromeo a Solaro la mostra fotografica di Amnesty International ‘La camera scura‘ per cui hanno posato 13 attrici e attori: Luca Argentero, Giulia Bevilacqua, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore, Peppino Mazzotta, Giulia Michelini, Ana Caterina Morariu, Filippo Nigro, Lara Okwe, Vittorio Emanuele Propizio, Primo Reggiani, Dino Santoro e Gianmarco Tognazzi.
La mostra, che potrà essere visitata a ingresso libero dal 25 novembre al 3 dicembre, è stata realizzata nell’ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché…” della Sezione Italiana di Amnesty International, grazie alla speciale collaborazione dello IED – Istituto Europeo di Design e con il contributo della Regione Toscana, della Regione Campania e dell’Unione europea. Le fotografie, così toccanti, sono di Angelo Di Pietro e la direzione artistica del progetto è di Mario Vaglio.
Angelo Di Pietro, 33 anni, milanese di nascita, ha trascorso l’adolescenza in Irpinia, a vent’anni si è trasferito a Roma per studiare fotografia all’Istituto Europeo di Design, e ha avuto l’opportunità di essere l’assistente di alcuni tra i più importanti fotografi italiani, negli ultimi anni si è specializzato nel ritratto collaborando con numerosi musicisti e attori del panorama italiano e internazionale.
Obiettivo del progetto è creare consapevolezza sulla brutalità della pena di morte coinvolgendo testimonial del mondo dell’arte e dello spettacolo e utilizzando diverse forme di espressione come la fotografia, il disegno, il racconto. Ne ‘La camera scura’, il filo conduttore è la trasformazione delle opere su carta dell’artista Desiderio Sanzio in stencil, una tecnica molto diffusa nella Street Art, riconoscibile e di grande impatto visivo realizzati sui muri delle celle dei carcerati. Ogni scatto della mostra ritrae un testimonial che interpreta un condannato a morte raccontando una storia, affrontando un aspetto specifico legato alla pena capitale associato a un caso seguito da Amnesty International.
Monica Beretta, assessore alla Cultura: «Nell’ambito della settimana a favore della vita e contro ogni forma di violenza illuminiamo anche quest’anno la villa comunale di rosso e di blu due colori ma soprattutto due simboli a ricordo in ROSSO, del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza sulle donne e di BLU il 30 novembre ricordando “City for life – città per la vita contro la pena di morte” proposta dalla comunità di Sant’Egidio. Quest’anno si arricchisce la settimana con un’interessante mostra proposta da Amnesty International “La camera scura” che pone un punto di riflessione interessante riguardo alla crudele e inumana pratica della pena di morte attiva ancora in alcuni paesi del mondo».
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