“Pochi tecnici e troppe richieste: la radiologia dell’ospedale di Tradate va potenziata”
La denuncia del rappresentante sindacale della Uil FPL all'Asst Sette Laghi Antonio Negro che chiede una riorganizzazione del servizio
«I tecnici sono pochi mentre il lavoro cresce. Occorre una riorganizzazione o si rischia l’implosione» Antonio Negro, rappresentante sindacale della UIL FPL all’Asst Sette Laghi denuncia una situazione non più sostenibile alla radiologia dell’ospedale Galmarini di Tradate.
« L’organico previsto è di 11 tecnici ma ce ne sono solo 9 e, tra questi alcuni hanno dei vincoli che ne limitano l’operatività. Le pronte disponibilità ormai sono sempre 7, ogni mese, per ciascun operatore. Più che eccezionale ormai l’emergenza è diventata normale. Abbiamo segnalato e richiesto più volte un intervento urgente per risolvere la criticità ma, al momento, abbiamo ottenuto solo parole».
Antonio Negro solleva il caso della radiologia in un ospedale che non prevede il servizio notturno ma, appunto, solo la pronta disponibilità: « Peccato che il pronto soccorso sta crescendo in termini di numeri di accessi e di casi che richiedono indagini radiologiche – spiega – Al Galmarini fa riferimento un bacino territoriale che è decisamente superiore a quello tradizionale. Arrivano dal Saronnese, dal gallaratese. A fronte di un incremento di attività, però, non si rivede l’organizzazione del servizio. La risposta è che non si trova personale: se non si ottengono soluzioni ai problemi, però, il rischio è che il personale non ce la faccia, provocando un danno grave per l’operatività dell’ospedale».
Antoni Negro chiede che si passi dalle promesse agli atti concreti: «Il Dapss deve cominciare a garantire un’organizzazione efficiente che dia serenità ai lavoratori»
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