La guerra agli spacciatori nei boschi del Varesotto non si ferma. Ancora una volta la presenza dello squadrone carabinieri dei Cacciatori di Sardegna ha messo a segno un colpo alle organizzazioni che presidiano le aree verdi tra Gerenzano e Cislago, arrestando due spacciatori mentre erano nella tenda.

Questa volta per loro, un italiano addetto alle consegne e un marocchino che confezionava lo stupefacente, non c’è stato il tempo di fuggire quando i berretti rossi sono arrivati nella piazzola che avevano ricavato tra le piante.

Il marocchino ha anche tentato di reagire colpendo un militare con il calcio di una pistola che deteneva illegalmente. Per lui, oltre al reato di spaccio, è contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale.

Ingente la quantità di droga sequestrata che consisteva in mezzo kg di cocaina e mezzo di hashish. Anche addosso all’addetto alle consegne è stata trovata sostanza stupefacente che doveva essere consegnata ai clienti che l’avevano ordinata.

L’acquisto nei boschi, infatti, avviene attraverso un primo contatto telefonico con il responsabile della piazzola (quasi sempre marocchino) che prepara le dosi e le consegna al collaboratore (spesso un tossicodipendente che cerca di guadagnarsi qualche dose gratuitamente) che in bici fa la spola tra l’interno del bosco e la strada dove i clienti arrivano in macchina ed effettuano lo scambio.

Per i due arrestati è stata chiesta dal pm di turno Nadia Calcaterra, la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari.