La bandiera della pace sventola in valle Olona
Il grido forte e unitario di Anpi Valle Olona che con una marcia della Pace da Olgiate a Fagnano Olona ha manifestato il suo "No" alla guerra
Un “No alla guerra” che ha saputo scaldare i cuori in valle Olona. La marcia della Pace organizzata dalle sezioni Anpi della Valle Olona domenica 12 novembre ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone, che hanno camminato fianco a fianco lungo la ciclo-pedonale che costeggia il fiume Olona, per manifestare a gran voce il bisogno che ogni conflitto sia interrotto.
Il percorso che attraversa la valle, amato da sportivi, famiglie e gente di tutte le età, ha assunto per un pomeriggio le tinte dei colori dell’arcobaleno, grazie alle tante bandiere della Pace che sventolavano senza sosta. Ad aprire il corteo, alcuni bambini con uno striscione e la scritta “Bambini uniti contro le guerre. Stop al genocidio di Gaza”.
Subito dietro, persone di tutte le età che hanno scelto di partecipare, molti con bandiere, sciarpe e perfino sacchetti color arcobaleno.
Lo striscione dei bambini per i bambiniCirca duecento persone hanno così risposto “Presente” all’appello di Anpi Fagnano Olona, che ha coinvolto le altre sezioni e, insieme, hanno organizzato in breve tempo una manifestazione importante e, soprattutto, non procrastinabile ulteriormente. Tanti i gruppi che hanno appoggiato la marcia, dalla direzione provinciale di Anpi – rappresentata da Ester De Tomasi -, ad Emergency – che ha portato un accorato appello per la cessazione di ogni conflitto -, al comune di Fagnano, passando per altre sezioni Anpi e numerosi gruppi, culturali e politici. «Sarebbero potuti essere di più se avessimo atteso più tempo, rimandando l’evento, ma volevamo dire con convinzione, al più presto, il nostro “No” alla guerra e non attendere ulteriormente. Ogni giorno muoiono bambini e vittime innocenti, non potevamo più stare zitti» ha proclamato Walter Mason, Anpi Olgiate Olona.
Il corteo di circa duecento persone in marcia per la pace lungo il corso del fiume OlonaAl suo fianco, Floriano Pigni di Anpi Fagnano ha ribadito a gran voce il bisogno di stare dalla parte delle vittime, che in ogni guerra riempono le fila di entrambi gli schieramenti.
Le sezioni Anpi della Valle Olona ancora una volta unite
Soddisfatti dunque gli organizzatori, che hanno creduto a questa iniziativa con fervore, decisi a difendere uno dei valori fondanti di Anpi.
Con la marcia della Pace si rinnova la collaborazione fra le diverse sezioni della Valle Olona, che oltre all’impegno condiviso della gestione del bunker di Marnate – risalente alla Seconda guerra mondiale – stanno dando vita a un numero crescente di eventi condivisi e organizzati con un lavoro di squadra: oltre alla pastasciutta antifascista dello scorso luglio e al convegno sul neofascismo del mese scorso, oggi è stato il turno della marcia della Pace, mentre venerdì 17 novembre è in programma a Fagnano Olona una serata con Giuliana Sgrena. L’evento, dal titolo “Donne ingannate” è quanto mai attuale: “una donna è ingannata ogni volta che la sua oppressione viene dimenticata nel silenzio”.
Anpi non sta fermo, dunque, rivolgendosi alla società civile per riflettere insieme su quanto avviene nel mondo ogni giorno. E in questa domenica di novembre è stato il momento di parlare di pace, pensando soprattutto ai bambini.
Ai Calimali dalla Castagnata alla riflessione insieme
Intanto, a Calipolis si stava svolgendo la “Castagnata d’autunno“, la tradizionale festa che i volontari dell’associazione organizzano con entusiasmo ogni anno. Stand, dolci, animazione per i più piccoli con mago Marco, la presenza della Croce Rossa che ha intrattenuto i bambini, l’asinello ‘Spritz”-amata mascotte del gruppo – e le immancabili castagne con vin brulè: tante le persone che stavano partecipando alla festa in valle Olona, che hanno poi voluto avvicinarsi al corteo di Anpi.
I volontari dei Calimali sono stati pronti pronti ad accogliere i manifestanti, con quell’apertura al dialogo e alla compartecipazione che li contraddistingue da sempre.
In questo pomeriggio novembrino, una ragione più importante ha quindi saputo unire tutti in una richiesta corale e unitaria: No alla guerra.
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