In piazza a Saronno un quadro vivente di solidarietà contro la violenza sulle donne
È la manifestazione di forte impatto visivo a cui darà vita venerdì 25 novembre Rete Rosa, il centro territoriale antiviolenza, con la partecipazione di un centinaio di donne
Un quadro vivente formato da un centinaio di donne. È la manifestazione di forte impatto visivo a cui darà vita a Saronno venerdì 25 novembre Rete Rosa, il centro territoriale antiviolenza (immagine di copertina d’archivio).
L’evento di performing art, realizzato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, avrà luogo alle ore 10:30 in piazza Libertà. Le protagoniste saranno socie e simpatizzanti di Rete Rosa, volontarie di associazioni sensibili alla tematica e le alunne delle scuole superiori cittadine.
Per l’evento l’associazione si è avvalsa dell’opera dell’artista Grazia Giani, che a maggio 2022 in sala Nevera ha esposto la mostra “Rita da Cascia, la santa protettrice delle donne malmaritate”. Il quadro a cui si darà vita sarà composto da diverse gabbie, immagine iconica dello spazio vitale in cui si trova a vivere la donna in situazioni di violenza: 12 donne disposte in cerchio, imprigionate in gabbie di fil di ferro e dietro ognuna di loro si disporranno progressivamente 7 donne tutte vestite di nero. Si andrà quindi a formare un sole, i cui raggi però, non potranno essere caldi e luminosi, perché il buio della gabbia non permette queste tonalità di colore.
Prenderanno poi parola altre persone, che leggeranno pensieri scritti dalle donne frequentanti i gruppi Ama (gruppi di auto mutuo aiuto) e MammeInCerchio di Rete Rosa, che hanno vissuto nella gabbia gran parte della loro esistenza.
Come spiega Rete Rosa, il numero elevato di figuranti che comporrà il quadro, circa un centinaio, avranno una forte valenza simbolica: non è un numero casuale, ma nasce dalla realtà dei numeri con cui il Centro antiviolenza di Saronno e del Saronnese si è dovuto confrontare. Infine, il quadro vivente avrà un’altra valenza simbolica: ciascuna di quelle 100 donne potrebbe raffigurare una delle prossime 100 vittime di femminicidio che potrebbero riempire le cronache da qui al 25 novembre 2024.
Oltre 200 studenti in piazza a Saronno per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
“La violenza contro le donne è la violenza del mondo, che da millenni perpetua come naturale una costruzione collettiva che ingabbia tutti, uomini e donne, dentro a rappresentazioni mentali, relazioni e ruoli, privati e pubblici, ingiusti, perché discriminatori – si legge nella nota di Rete Rosa -. Da qui la domanda difficile che apre il titolo dell’evento: “Guarda! Vedi?”, rivolta alla testa e al cuore di ciascuno, ma anche dell’intera comunità. Una domanda che vuole portare luce su una realtà ancora oscura nelle sue radici più profonde. È un vedere collettivo quello che occorre sviluppare e far emergere, perché solo illuminando il fenomeno della violenza di genere nella giusta prospettiva civile, culturale e sociale potremo aprirci ad una riflessione che ci permetta di prospettare un’efficace azione di contrasto e sradicamento del fenomeno, rifuggendo da soluzioni facili, frettolose e mistificanti”.
Per partecipare come figurante al quadro vivente, è possibile dare la propria adesione fino a mercoledì 8 novembre all’odv Rete Rosa (info@reterosa.eu).
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