Parco dell’ex Seminario, Lega: “Inutile abbattere le piante, bisogna usare meglio i fondi del Pnrr”
La nota di Angelo Veronesi, segretario cittadino Lega Lombarda Saronno, in merito ai lavori di riqualificazione del parco dell’ex Seminario avviati dall'amministrazione Airoldi
“Non siamo d’accordo per quanto sta avvenendo nel parco ex Seminario per cinque punti: 1. abbattimento delle piante senza necessità, 2. mancanza di condivisione, 3. rumore in zone densamente popolate, 4. mancanza di parcheggi, 5. uso sbagliato dei fondi del Pnrr”. Inizia così la nota di Angelo Veronesi, segretario cittadino Lega Lombarda Saronno, in merito ai lavori di riqualificazione del parco dell’ex Seminario avviati dall’amministrazione Airoldi.
Spiega il leghista: “Il primo punto è che le piante vanno eliminate solo quando ci sono questioni di necessità che ne ordinano l’abbattimento. Non ci sono nè strade nè fognature in sofferenza per le radici di queste piante, pertanto questi abbattimenti non hanno senso e si sarebbe potuto organizzare il parco in altro modo. Sistemare un parco abbattendo gli alberi è illogico visto che mancano necessità logistiche per agire in questo modo”.
“Il secondo punto è che il nuovo progetto per il parco dell’ex Seminario non è stato condiviso con i cittadini e tutto è rimasto segreto fino al taglio delle piante – continua -. I cittadini hanno assistito ad una mancanza di trasparenza inaccettabile per un’amministrazione che in campagna elettorale sosteneva di voler condividere tutto con la cittadinanza. Questa amministrazione non è nuova alla più bieca mancanza di trasparenza. Tutto un filare di castagni è stato tagliato in via Milano dall’oggi al domani nel segreto più assoluto per poi far spazio ad una pista ciclabile che non ha nemmeno considerato di realizzare piani intercalati alle rampe per poter essere percorsa da persone con disabilità motorie. Le querce del Pala Dozio sono state abbattute nel silenzio più totale. Ora una quarantina di piante verranno abbattute al parco dell’ex seminario nel silenzio”.
“Il terzo punto è che si sta creando un’area feste per concerti in pieno centro urbano. Se si traccia un cerchio di 1 km intorno all’ex Seminario si comprende tutto il centro fino a piazza Libertà, i quartieri Prealpi, via Volta, Santuario, Matteotti. Tutti questi quartieri saranno interessati pesantemente dal rumore dei concerti. In tutta questa area urbana abitano i due terzi dei saronnesi. Richiediamo di rivedere il progetto spostando il mega palco per i concerti in un’area periferica, come ad esempio quella che avevamo individuato a ridosso dell’uscita autostradale Origgio – Saronno Sud. Questa area periferica avrebbe il vantaggio di essere al centro di un’area industriale e, se ben posizionato, il palco farebbe in modo che il rumore dei concerti si propaghi in massima parte solo verso le aree industriali, che di sera e di notte sono vuote. Il palco, comunque posizionato nel parco dell’ex Seminario, darebbe fastidio a zone densamente popolate. Posizionare un mega palco in un parco creerebbe inoltre problemi anche alla fauna, in quanto gli uccelli non troverebbero riposo nei mesi estivi ed autunnali in cui i concerti vengono normalmente fatti”.
“Il quarto punto è la mancanza di parcheggi – prosegue -. L’area feste per i concerti all’ex Seminario congestionerebbe di auto una zona già satura di sera per via dei parcheggi di autovetture dei residenti. Utilizzare l’area a ridosso dell’area sportiva del Matteotti garantirebbe invece una migliore fruizione dei concerti per via del fatto che le aree industriali sono vuote di sera, consentendo il parcheggio di un numero maggiore di autovetture dei fruitori del concerto. Inoltre la realizzazione di un’area attrezzata a Saronno Sud completerebbe l’area sportiva del Matteotti ad uso e beneficio degli abitanti del quartiere”.
“Il quinto punto non meno importante è l’uso sbagliato dei fondi del PNRR per opere che non creano nuovi posti di lavoro. I fondi utilizzati per sistemare il parco dell’ex Seminario sono del PNRR e dovrebbero servire per la ripresa economica. Cosa c’entra la sistemazione del parco dell’ex Seminario con una ripresa economica di Saronno? Ricordiamoci che i fondi del PNRR sono un prestito europeo che bisognerà ripagare. Se i fondi creano nuovi posti di lavoro, allora sarà possibile per i nostri figlie e nipoti avere i soldi da restituire, altrimenti no. Diverso sarebbe stato se questi fondi del PNRR fossero stati investiti per un’area fiere vicino all’area sportiva dell’ex Matteotti. Area fiere può essere utilizzata sia per concerti, sia per feste, sia per fiere di settore industriale, artigianale e commerciale per promuovere le attività lavorative di Saronno e del saronnese”.
Infine: “È evidente che serve un ripensamento. Si può sistemare il parco dell’ex Seminario anche senza il palco per i concerti e utilizzando in miglior modo i finanziamenti del PNRR creando un’area fiere da adibire anche a concerti nell’area sportiva dell’ex Matteotti, più attrezzata e con maggiori posti auto”.
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