Forza Italia Saronno critica la manifestazione pro Palestina, tenutasi a Saronno domenica 22 ottobre, per la mancata condanna dell’assalto dello scorso 7 ottobre compiuto dall’organizzazione terroristica palestinese Hamas in Israele (nella foto di copertina, la manifestazione dello scorso 22 ottobre a Saronno). Ad organizzare il presidio in piazza Libertà è stato Collettivo Adespota, gruppo anarchico saronnese.

“Una manifestazione nel complesso composta e civile ma con un vizio sostanziale alla base – si legge nella nota di Forza Italia Saronno -, non abbiamo sentito una sola chiara e inequivocabile condanna della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre scorso. Sappiamo che oggi la gente ha la memoria corta ma non dobbiamo dimenticare che quanto sta accadendo oggi nasce dall’attacco violento, improvviso e non provocato di Hamas che ha fatto 1400 morti israeliani tra cui donne, bambini anche piccoli, giovani che partecipavano ad un evento musicale. Qualcuno giustamente ha usato la parola pogrom perchè i terroristi sono andati casa per casa ad ammazzare la gente, erano scene che non si vedevano dal 1945″.

Aggiungono: “Speravamo in una parola di moderazione e di buon senso da parte del portavoce del Centro Cultura Islamico di Saronno Saif Eddine Abouabid, ma ieri sera alla trasmissione “Carta Bianca” anche lui è scivolato sulla buccia di banana dell’antisemitismo dicendo “Ma questi ebrei prendeteveli a casa vostra”, affermazione inaccettabile, fortunatamente corretta dopo la pausa pubblicitaria, ma significativa di un atteggiamento. È giusto chiedere il diritto all’autodeterminazione per il popolo palestinese, ma è altrettanto doveroso riaffermare il diritto all’esistenza dello stato ebraico, alla sua inviolabilità e alla sua sicurezza”.

Proseguono da Forza Italia: “Gli amici islamici hanno pieno diritto a manifestare per la Palestina, ma se vogliono la nostra piena solidarietà devono dire con chiarezza che non stanno dalla parte di Hamas e dei terroristi. Due popoli, due stati. È l’unica dottrina ancora valida per risolvere politicamente un conflitto che dura da quasi un secolo e che dev’essere ricondotto sulla via del negoziato e della tolleranza reciproca. Sappiamo che è difficile dopo tanto sangue sparso da entrambe le parti. ma è l’unica strada percorribile per evitare nuovi bagni di sangue. Dare la colpa di tutto a Israele e glissare sul terrorismo di Hamas non aiuta a trovare una soluzione condivisa, anzi la allontana”.

“Condanniamo chiunque attacchi civili innocenti”