“Il volto della bellezza, l’anima nascosta”, la mostra di Gino Sandri a Saronno
Appuntamento in sala Nevera dal 10 al 24 settembre con la mostra per ricordare le opere e la figura di Gino Sandri, allievo all’accademia di Brera di grandi maestri del primo Novecento
Saronno accoglierà dal 10 al 24 settembre in sala Nevera, in viale Santuario 2, la mostra di Gino Sandri, pittore vissuto tra il 1892 e il 1959. L’evento è promosso dal Comune di Saronno e dall’associazione Gino Sandri, patrocinato da Regione Lombardia, la Provincia di Varese e Accademia di Brera.
“La mostra intende dare memoria all’opera e alla figura dell’artista Gino Sandri, allievo all’accademia di Brera di grandi maestri del primo Novecento – si legge nella presentazione della mostra, curata dall’architetto Paolo Conti –. Talento precocissimo, straordinario disegnatore, Sandri scompare all’attenzione di critica e pubblico dal 1924 in poi, a causa di lunghi periodi di internamento in Ospedale Psichiatrico, vittima del clima e della realtà socio-politica del tempo che ha caratterizzato il periodo compreso tra le due grandi guerre”.
L’esposizione verrà inaugurata sabato 9 settembre alle ore 18. L’ingresso alla mostra sarà libero e sarà possibile dal martedì al venerdì dalle 0re 15 alle 19 e dal sabato alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Spiegano gli organizzatori: “Finissimo intellettuale, scrittore e artista straordinario, disegnatore dalla mano felicissima, Sandri ha pagato per la sua indipendenza di pensiero, la sua personalità e le sue idee politiche. Ha vissuto circa 20 anni recluso con alienati manicomiali, osservandoli con un’intensità e una lucidità disarmanti. Ha riconosciuto i loro lati umani e ha saputo ritrarli con disegni impressionanti anche dal lato della penetrazione psicologica”.
Continuano: “Delle pitture da lui lasciate, le più efficacemente risolte sono delicate vedute campestri. Tra le opere grafiche, l’illustrazione, iniziata durante gli anni braidensi, sarà l’impegno artistico che gli offrirà le prime grandi gratificazioni. Riguardo la stupenda produzione artistica realizzata durante la reclusione in Ospedale Psichiatrico, la ricerca di Sandri compone una dolorosa vicenda umana che non ha equivalenti nel panorama italiano e non solo”.
Concludono: “Nell’opera e nei i disegni di Sandri affascina anche la capacità di raggiungere una virtù suprema e una vetta straordinaria: la poesia. Sandri, come altri veri artisti ci trasmette con amore ciò che ovunque ci circonda, il volto della bellezza, l’armonia nascosta. L’artista unisce verità e bellezza. Il fascino che emana dalle sue opere, capace di suscitare forti emozioni, è tutt’ora vivo e non si è esaurito nel tempo”.
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