Gareggiare a 65 anni per un Mondiale non è da tutti. Arrivare 15° su 190 partenti della propria categoria è ancora più raro. Terminare la gara con un pizzico di rammarico perché «non sono riuscito ad entrare nel treno della volata» è da appassionato vero.

Giampiero Meregaglia ha 65 anni, è di Tradate e nella vita è un ingegnere tecnico elettronico e fa l’agente di commercio. È da sempre uno sportivo, con un passato di tutto rispetto nell’atletica ed ora si è dato anima e coro al ciclismo. Con la maglietta della Società Ciclistica Binda ha partecipato ai Mondiali Master di Glasgow.

«Sono uscito dalla corsa con la consapevolezza di averci provato, sono entrato in una fuga ai 2 km finali, ma poi sono stato ripreso agli 800 metri e ho finito 15esimo. Peccato, perchè non sono risucito ad entrare nel treno della volata finale, ma non ne avevo più, chissà quando mi ricapiterà più in occasione così…», racconta dalla Scozia, dove dopo la corsa si sta concedendo qualche giorno di vacanza con la moglie Paola.

«Sono un ex atleta professionista, ho corso negli Anni Ottanta coi carabinieri, mi allenavo con Cova e con i più grandi dell’epoca, specialità mezzofondo e fondo, facevo le maratone, i 10 mila, ho fatto i mondiali di campestre, le Universiadi, i Giochi del Mediterraneo, ricordo il dottor Arcelli che era presidente della società per cui gareggiavo – spiega -. Poi una volta finita la carriera non mi sono fermato e sono salito sulla bici. Mi alleno quasi tutti i giorni, faccio per 5 giogni alla settimana 60/70 km a uscita, la domenica con le uscite di gruppo fino a 200 km, se no corro le gare, le gran fondo, le maratone in bicicletta».

«Amo questo sport e adoro la provincia di Varese, il Nord in particolare. Abbiamo posti meravigliosi. Io giro il mondo, mi piace viaggiare, girato tanto anche per lavoro, ma il Nord della provincia di Varese è una perla. Mi piacciono anche Como e Novara, ma da noi ci sono posti ideali per andare in bici, Indemini, il Lago Delio, sono il regno dei ciclisti – continua il ciclista Master -. Conosco professionisti di tutto il mondo che reputano la nostra provincia come la migliore per andare in bici. Lo stesso Nibali che abita in Svizzera spesso lo incontro per strada».

«Sono tesserato per la Binda, uno dei pochi rimasti. Ho scritto al presidente Renzo Oldani, che mi ha fatto i complimenti – conclude -. Quando posso do loro una mano, partecipo sempre alla Gran Fondo di Varese, una delle due corse italiane che qualificavano per il Mondiale Master. Io ci sono arrivato facendo il terzo posto a Dubai, c’è una gara in ogni nazione e partecipano atleti master di tutto il mondo. Io sono arrivato 15esimo su 190, ho perso la volata, ma non ne avevo più…».