A Praga, in Repubblica Ceca, si stanno disputando i campionati mondiali di Tchoukball, uno sport molto amato e molto praticato nel Saronnese.

Le squadre nazionali maschili e femminili italiane si stanno comportando benissimo: gli uomini sono in finale dopo aver battuto 56 a 55 Honk Hong e giocheranno per il titolo sabato 5 agosto contro il fortissimo Taiwan, riedizione della finalissima del 2011 giocata a Ferrara e vinta dagli asiatici; le donne sono anche loro in finale dopo aver battuto Taipei al termine di un incontro infinito, terminato dopo due overtime.

Folta la delegazione saronnese in entrambe le compagini. Tra gli azzurri spiccano i nomi di Filippo Gilli (capitano), Gabriele Turchetti, Andrea Volontè e Andrea Zonca, tutti in forza alla Saronno Castor, una delle squadre pioniere di questo sport a livello nazionale. Con loro ci sono Luca Pizzino, Guido Tosello, Luca Olivo e Andrea Langini del Rovello, insieme al quartetto di Ferrara composto da Antonio Notarangelo, Francesco Contenti, Nicola Fergnani e Andrea Gumina, guidati dai coach di Saronno e Rovello Giorgio Zinetti e Fabrizio Caprani.

Tra le azzurre le saronnesi sono tre Carola De Nardi, Noemi Fontana, Gloria Mantegazza, tre anche le rovellesi Eleonora Abutzu, Adriana Atzori e Nicole Betti, quattro le ferraresi Chiara Checchi, Silvia Mantovani, Anna e Sara Montanari insieme a Lucrezia Madella di Cassano e Eleonora Tartarini di Forlì, allenate da Olivia Da Campo, coach di Cassano e Stefano Checchi, coach di Ferrara.

COS’È IL TCHOUKBALL

Il Tchoukball è uno sport di squadra senza contatto che combina elementi di pallamano, pallavolo e basket. È stato inventato negli anni ’70 da uno svizzero di nome Hermann Brandt. L’obiettivo principale del gioco è quello di segnare punti facendo rimbalzare una palla su una superficie elastica e cercando di farla cadere all’interno di una delle reti poste agli estremi del campo.

Le regole del Tchoukball sono relativamente semplici. Due squadre competono in una partita, ognuna con sei giocatori sul campo. Il campo è diviso in tre zone, ognuna con una rete elastica posta su una struttura inclinata. I giocatori devono passarsi la palla tra loro e cercare di tirarla contro la rete senza che l’avversario possa intercettarla. Se la palla rimbalza sulla superficie elastica e nessun giocatore avversario la intercetta, la squadra che ha tirato la palla guadagna un punto.

Una caratteristica importante del Tchoukball è il fair play e il rispetto tra le squadre. Non ci sono contatti fisici tra i giocatori, e si promuove un ambiente di gioco collaborativo e rispettoso. Questo rende lo sport adatto a giocatori di diverse età e livelli di abilità.

Il Tchoukball è praticato a livello amatoriale e competitivo in diverse parti del mondo ed è regolamentato dalla Federazione Internazionale di Tchoukball (FITB). Gli appassionati di questo sport lo apprezzano per la sua dinamicità, la strategia coinvolta e l’approccio orientato alla cooperazione.