200 alberi danneggiati dal maltempo a Saronno
Il Comune di Saronno informa che "dalle verifiche fino ad ora effettuate, sono almeno 200 gli alberi ad alto fusto gravemente danneggiati (la metà sradicati e la metà compromessi) a causa dei nubifragi che si sono abbattuti su Saronno a partire dal 21 luglio
Il Comune di Saronno informa che “dalle verifiche fino ad ora effettuate, sono almeno 200 gli alberi ad alto fusto gravemente danneggiati (la metà sradicati e la metà compromessi) a causa dei nubifragi che si sono abbattuti su Saronno a partire dal 21 luglio. Questo il numero, purtroppo ancora provvisorio, censito dall’ufficio Verde del Comune di Saronno, che in questi giorni sta lavorando senza sosta per far fronte alla difficoltà dell’emergenza che sta colpendo tutto il territorio cittadino, oltre che dei comuni limitrofi, e che starichiedendo numerose attività straordinarie di abbattimento, rimozione, messa in sicurezza, pulizia di strade, tombini e caditoie in collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Protezione civile e le altre forze dell’ordine”.
“Purtroppo è una situazione molto difficile che riguarda non solo il verde pubblico cittadino, ma anche moltissimi privati, che sappiamo essere in difficoltà – spiega l’assessore Franco Casali – Da subito, l’Amministrazione ha messo a disposizione 190.000 euro per i primi interventi urgenti. Ma buona parte del patrimonio arboreo pubblico andrà sostituito con un piano straordinario pensato ad-hoc, per il quale dovremo recuperare fondi molto più cospicui e attendere la stagione propizia per la messa a dimora”.
“Non secondario sarà riuscire a trovarle nei vivai, per far fronte a richieste che non saranno solo di Saronno”.
“Negare i cambiamenti climatici e le loro devastanti conseguenze, equivale, oramai, ad essere dei terrapiattisti – continua Casali – Se non vogliamo consegnare ai nostri figli e nipoti un pianeta invivibile, dobbiamo prenderne atto e lavorare, tutti assieme, a programmi di adattamento e contrasto. Per diminuire il rischio di questi eventi estremi, dobbiamo lavorare per ridurre le isole di calore in un territorio che come sappiamo è stato negli anni troppo urbanizzato, e mettere a dimora molte più piante di quanto siamo in grado di fare oggi – continua l’assessore – Per esempio, possiamo rimuovere l’asfalto dai parcheggi pubblici e privati e renderli drenanti con autobloccanti su cui seminare erba adatta. Possiamo predisporre boschi verticali dove possibile e piantumare mettendo cespugli dove non è possibile mettere alberi. Servirà lavorare insieme a Regione Lombardia, perché la
questione non riguarda soltanto noi”.
“La revisione dei regolamenti edilizio e del verde, attualmente in corso, sarà l’occasione per mettere a punto delle misure specifiche che possano ridurre i rischi dovuti a questi episodi che, purtroppo, sono davvero molto difficili da controllare e inediti, con questa intensità e frequenza, sul nostro territorio. Un’emergenza che la politica, locale e nazionale, non può più ignorare”.
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