Giacomo Fisco e Anna Zambon scendono in campo per la segreteria provinciale del Pd. Gli iscritti dem sono chiamati alle urne il prossimo 1 ottobre, quando finirà il mandato di Giovanni Corbo, segretario dal 2018. La loro è la seconda candidatura ufficializzata dopo quella di Alice Bernardoni, vice segretaria uscente.

Si sono presentati a Cassano Magnago, alla Festa del Borgorino, luogo simbolo dell’impegno dei volontari che animano le estati del Varesotto. 28 anni lui, 26 lei, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale a Varese e consigliere comunale a Gallarate (la più votata alle ultime elezioni amministrative). Con loro i segretari dei circoli giovanili Pierluigi Lucchina (Laghi), Riccardo Tomaiuoli (Varese), Valentina Ferrati (Gallarate) e i vertici dei Giovani Democratici della provincia di Varese Michelangelo Moffa ed Elisabetta Acquaviva.

«Scendiamo in campo, crediamo sia arrivato il momento giusto. Vogliamo dare una spinta innovativa anche in provincia Varese – ha spiegato Fisco -. Abbiamo diversi temi che vogliamo proporre e su cui vogliamo lavorare: ambiente , cambiamento climatico, riorganizzazione del partito, ma anche lavoro e diritti. Siamo qui alla Festa del Borgorino perchè crediamo nel valore dell’unità, non ci vogliamo chiudere nelle stanze del partito, vogliamo essere aperti a tutti, ai cittadini, ai simpatizzanti, alle associazioni, agli amministratori. Un cambio di passo è necessario. Non è una candidatura generazionale o di bandiera, siamo voluti partire dai giovani perché questa squadra lavora insieme da tempo e ci sembrava giusto cominciare da qui. Con noi ci sono consiglieri comunali, segretari di circolo ed esponenti di ogni corrente (Fisco era con Bonaccini, la Zambon con Elly Schlein, ndr). Vogliamo rappresentare tutti per un partito aperto, protagonista, che non sia non solo comparsa sui temi che ci stanno più a cuore: diritti, antifascismo, ambiente, lavoro».

«La riflessione è partita da qualche mese, abbiamo voluto dare la nostra idea di partito a livello provinciale – spiega Anna Zambon -. La provincia è la congiunzione tra il livello nazionale e il territorio locale, che è variegato e composito, con esigenze diverse da Nord a Sud. Noi rappresentiamo territori diversi e questo è un valore sicuramente, abbiamo esperienza maturata in amministrazione e nelle nostre comunità, siamo cresciuti. Vogliamo superare le dinamiche di correnti, mozioni diverse, il classico “chi sta dietro a chi”: siamo un gruppo unito e questo vogliamo rstare».

«È fondamentale voler dire che la politica con la “P” non si fa solo a Roma ma si deve fare sul territorio – aggiunge Michelngelo Moffa -. Il partito sul territorio si deve dare da fare e deve avere una linea comune. Al centro ci sono i temi della nostra generazione, ma sono temi trasversali, che riguardano identità e comunità di tutto il partito, che non è una brutta parola, anzi. L’ambiente è sicuramente al centro, siamo scioccati dalle conseguenze del cambiamento climatico, si deve intervenire anche da qui. E poi il lavoro, un tema importante per tutto un territorio che ha Malpensa al suo centro».

«La nostra è una candidatura innovativa, vogliamo portare il partito in una nuova dimensione. Non siamo contro nessuno: di certo non tutto ha funzionato in passato, abbiamo perso circoli e iscritti, dobbiamo convincere chi abbiamo perso per strada a tornare con noi. Siamo in pista, partiamo convinti che sia il momento giusto», concludono in coro Fisco e Zambon.