“I muri del silenzio” di Giusy Versace aiuta i centri antiviolenza di Monza, Treviglio e Busto Arsizio
La campionessa paralimpica e parlamentare pronta a destinare alle donne vittime di violenza, i 10mila euro di fondi raccolti con il libro "I Muri del Silenzio" realizzato con la fotografa Mjriam Bon
La campionessa paralimpica e parlamentare Giusy Versace e la fotografa Mjriam Bon sono pronte a destinare alle donne vittime di violenza i circa 10mila euro di fondi raccolti con “I muri del silenzio”, un progetto fotografico di denuncia verso ogni forma di omertà.
Nato nel 2019 sotto forma di mostra fotografica allestita alla Camera dei Deputati a Roma, il progetto è stato e poi trasformato nel 2020, anche a causa della pandemia, in un libro fotografico in edizione limitata, con l’obiettivo di continuare a diffondere il messaggio e raccogliere fondi a favore di donne vittime di violenza. Nel 2021, terminata l’emergenza sanitaria, le mostre fotografiche itineranti hanno ricominciato ad essere organizzate in scuole, istituzioni culturali e centri di aggregazione di molte città d’Italia.
Giusy e Mjriam hanno deciso di destinare il ricavato ad associazioni che si sono distinte per il loro impegno nel campo del sostegno a minori e donne maltrattate, e che hanno contribuito a diffondere il messaggio del progetto, supportando l’organizzazione di alcune tappe della mostra. Le associazioni che beneficeranno del contributo sono il Centro aiuto donne maltrattate Cadom di Monza, la Cooperativa sociale Sirio di Treviglio (in provincia di Bergamo) e il Centro antiviolenza Eva onlus di Busto Arsizio, tutte realtà che offrono protezione, supporto psicologico, legale, tutela e formazione a donne che hanno subito violenze.
I fondi verranno ripartiti tra le tre associazioni e serviranno per offrire momenti di svago, corsi di studio, trattamenti psicoterapici e iniziative utili a ricostruire una nuova vita di molte persone.
La Cooperativa Sirio offrirà una giornata di vacanza alle donne della comunità e aiuterà a pagare un corso professionale ad una ragazza del centro che ha appena conseguito la maturità. Il Centro aiuto donne maltrattate Cadom utilizzerà la donazione per coprire le spese di un anno di sedute di psicoterapia, mentre il Centro antiviolenza Eva onlus utilizzerà i fondi per pagare il servizio di mediazione linguistica.
L’opera “I Muri del Silenzio” si compone di ritratti in bianco e nero di personaggi del mondo della televisione, del cinema, della radio, politici e donne vittime di violenza che hanno prestato il loro volto per dire basta all’omertà uditiva e visiva, e che sono stati ritratti da Mjriam Bon nell’atto di coprirsi occhi, orecchie e bocca, in forma di denuncia verso chi fa finta di non vedere, di non sentire e di chi sceglie di non parlare.
Il progetto è stato ospite della Camera dei Deputati a Roma nel 2019. Nel 2021, della biblioteca comunale di Assago, del Monastero di Santa Maria Assunta a Cairate, di Palazzo Lombardia e del Grattacielo Pirelli a Milano, di Palazzo Terzaghi a Gorla Maggiore, dell’Orangerie di Villa Reale a Monza e del Centro Commerciale di Treviglio.
Nel 2022, la mostra è sbarcata a Venezia, dove 10 ritratti sono “andati in gondola” sul Canal Grande, per poi essere esposti negli spazi di Santa Sofia, San Tomà e Rio del Carbon, mentre lo scorso marzo la mostra è stata ospite dello spazio Woman Art Venice D3082, sempre a Venezia.
«Quando io e Mjriam abbiamo ideato “I Muri del Silenzio”, il nostro principale obiettivo era da un lato quello di tenere i riflettori accesi tutto l’anno sul tema della violenza sulle donne e dall’altro quello di utilizzare l’arte e la fotografia per entrare nelle scuole e offrire un ulteriore strumento educativo ai giovani, gli uomini di domani, per educare al rispetto della vita e alla non violenza – racconta Giusy Versace – Sono davvero felice che il nostro progetto riesca anche a sostenere economicamente realtà che ogni giorno si battono per sostenere e tutelare donne vittime di violenza».
«Ho sempre pensato che la fotografia e l’arte in generale potessero essere uno strumento di sensibilizzazione oltre che di denuncia – aggiunge Mjriam Bon – Oggi, grazie alla raccolta fondi, abbiamo anche la possibilità di sostenere sedute di psicoterapia, corsi di formazione, gite e altre piccole cose, per regalare attimi di semplice serenità a giovani donne in difficoltà, attraverso tre associazioni scelte e visitate personalmente insieme a Giusy. Come donna e come artista sono davvero felice di poter contribuire ad aiutare donne vittime di violenza. Non spegniamo mai i riflettori su questo tema».
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