Tradate dopo la tempesta, la conta dei danni sfiora gli 8 milioni di euro
Questa mattina in Comune il sindaco Giuseppe Bascialla, il vicesindaco Franco Accordino e l'assessore all'Ambiente e Protezione civile Vito Pipolo hanno fatto il punto della situazione a cinque giorni dall'evento che si è abbattuto il 12 luglio sulla città
A cinque giorni dall’evento meteorologico che mercoledì scorso ha colpito in modo particolarmente violento la città di Tradate, l’Amministrazione comunale ha aggiornato la stima dei danni, inizialmente quantificati in 4 milioni di euro. Un conto che, dopo un più approfondito esame delle conseguenze della tempesta, è stato aggiornato ad una cifra che sfiora gli 8 milioni di euro.
A fare il punto della situazione questa mattina il sindaco Giuseppe Bascialla, il vicesindaco Franco Accordino e l’assessore all’Ambiente e Protezione civile Vito Pipolo.
«I danni accertati, ad oggi, sono circa 5 milioni per quanto riguarda danni a proprietà dei cittadini, un milione e 200mila euro per quanto riguarda proprietà del Comune e un milione e mezzo relativamente ad attività commerciali, produttive ed artigianato – ha detto il sindaco Bascialla – Per avere una stima ancora più precisa abbiamo pubblicato un modulo sul sito del Comune, che può anche essere ritirato in forma cartacea in Municipio, con la possibilità di segnalare entro le ore 12 del 25 luglio i danni subiti. Invitiamo tutti coloro che hanno avuto conseguenze per il maltempo del 12 luglio a compilarlo in vista di un eventuale possibilità di risarcimento da parte della Regione».
Per il momento il Comune di Tradate ha infatti effettuato i primi atti amministrativi per chiedere lo stato di calamità alla Regione Lombardia, mentre si sta ancora valutando se presentare la richiesta anche a Roma, procedura più complessa e che richiede ulteriori passaggi.
Intanto in città si continua a lavorare per mettere mano alla scia di distruzione lasciata dalla tempesta: «Molto è stato fatto nella stessa giornata – ha spiegato l’assessore Pipolo – In questo senso un grande plauso va a tutto l’Ufficio tecnico delle Opere pubbliche che ha gestito l’emergenza con una regia impeccabile, alla Polizia locale alla Protezione civile per la tempestività con cui si sono mossi, ma anche ai volontari che hanno lavorato anche nel fine settimana anche ai tanti cittadini che sono subito intervenuti sulle rispettive proprietà e che hanno reagito a quanto accaduto con grande compostezza e senso di responsabilità. I danni sono tanti, e continuiamo a lavorare rispristinare e per mettere in sicurezza i punt più colpiti della città».
«Adesso inizia anche la parte burocratica – ricorda il sindaco – Non sappiamo ancora che risposta ci darà la Regione e dunque come procederemo, anche per questo abbiamo voluto avere dai cittadini una segnalazione più precisa dei danni subiti».
Danni che sono comunque ingenti: dai tetti sfondati o strappati dal vento alle auto distrutte e alle case danneggiate dal crollo di alberi, chi è incappato nella tempesta oggi si trova ad affrontare spese ingenti e spesso, come ha spiegato il vicesindaco Accordino, con la difficoltà a chiarire responsabilità dell’accaduto: «Purtroppo stiamo già assistendo alle conseguenze di quanto accaduto, con vicini di casa che questionano anche pesantemente per gli alberi caduti, c’è qualche situazione critica. Poi ci sono le case non abitate, perché di famiglia e magari usate solo per le vacanze, dove ci sono stati danni che ancora non conosciamo o dove ancora non si è riusciti a contattare i proprietari. E’ una situazione in evoluzione, anche perché probabilmente alcuni problemi emergeranno in futuro: non sappiamo se gli alberi che non sono caduti mercoledì hanno comunque subito dei danni, se sono diventati instabili e potrebbero magari cadere un domani, a fronte di un vento un po’ più forte del normale».
Oltre ai danni subiti dai privati e dal Comune, ci sono anche quelli nell’area del Parco Pineta, dove si contano molti alberi abbattuti dal vento e sentieri impraticabili, problemi all’ospedale e nella zona degli istituti scolastici di via Gramsci, con tetti danneggiati in diverse scuole.
La conta degli strascichi della tempesta di luglio potrebbe dunque salire ancora.
Da sinistra: il vicesindaco Franco Accordino, il sindaco Giuseppe Bascialla e l’assessore Vito PipoloLa community di VareseNews
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