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Lascia Amazon e fonda la propria casa editrice: “La Pandemia ci ha insegnato a creare un piano B”

Davide Radice ha 45 anni e per 4 anni ha guidato la casa editrice Amazon Publishing; da poche settimane ha lanciato la sua Indomitus Publishing, con i primi titoli già disponibili

Davide Radice

Ha guidato per quattro anni Amazon Publishing, la casa editrice di Amazon, e ha appena lanciato una propria esperienza editoriale, la Indomitus Publishing che ha appena iniziato a lanciare i propri autori e titoli. Davide Radice ha 45 anni e vive a Saronno con la moglie e il figlio Gabriele. Da vent’anni nel mondo del digitale (aveva iniziato con MisterPrice, ePlaza e Bow), una passione per videogiochi e Lego, ha sfruttato il master in Editoria che gli ha permesso di guidare la sezione della casa editrice creata dal colosso dell’ecommerce e di arrivare oggi a fondare la sua casa editrice.

«Quando ho lasciato Amazon nel 2021, l’azienda aveva già deciso di ridimensionare il business di Amazon Publishing per Italia, Francia e Spagna: a volte capita che le grandi multinazionali ritarino investimenti e obiettivi e rivedano le proprie strategie, è una cosa normale – racconta Davide, a poche settimane dal lancio dei primi libri -. Ma nella mia testa ha cominciato ad insinuarsi l’idea di prendere tutto il bagaglio professionale e umano accumulato in quella fantastica esperienza e portarlo avanti in autonomia: c’era una nicchia lasciata scoperta, un business con dell’ottimo potenziale, degli Autori fantastici da pubblicare e un pubblico fedele e desideroso di nuovi romanzi, cosa chiedere di più per lanciare un business? Non nascondo che parte della motivazione deriva anche da quello che abbiamo sperimentato durante la pandemia: ci ha mostrato che non si sa mai cosa può succedere, anche lavorativamente; perciò, avere un piano B da sviluppare mi è sembrata un’idea sensata, oltre ad essere una potenziale fonte di soddisfazione personale aggiuntiva».

Da dove nasce il nome Indomitus Publishing?
«Il nome è stato scelto perché vuole unire la tradizione e la modernità e perché vuole esprimere l’energia che sempre ha contraddistinto il mio impegno nel mondo editoriale, uno spirito fiero, ribelle e indomabile come recita il motto! Una casa editrice alternativa e indipendente, focalizzata sul formato digitale e sul canale Amazon (di cui ovviamente conosco molto bene le meccaniche), che ha l’obiettivo di rendere gli Autori felici portandoli al successo di pubblico e vendite, trattandoli con rispetto e mettendoli in contatto con i potenziali Lettori grazie a prodotti di qualità a prezzi ragionevoli e in grado di soddisfare il mercato. E sì, il dinosauro nel logo è assolutamente un omaggio a Jurassic Park

Qual è la linea a cui ti attieni per scegliere le pubblicazioni?
«In realtà non esiste una vera e propria linea editoriale, se non quella della qualità dei romanzi e della sostenibilità economica. In generale ogni ragionamento viene fatto tenendo conto del pubblico di riferimento e del potenziale di vendita: dato che Indomitus Publishing ha come canale principale Amazon e come formato predominate quello eBook, è chiaro che analizzo ciò che i Lettori leggono e vogliono lì. E tendenzialmente si tratta di narrativa di genere che può andare dal giallo al thriller, dal romance al women fiction, ma tutti generi abbastanza mainstream e non di nicchia. La mia volontà è poi quella di dare spazio, laddove possibile, agli Autori italiani».

Davide Radice

Chi sono i tuoi primi autori?
«I primi tre Autori che ho pubblicato tra aprile e giugno 2023 sono tutti italiani: Riccardo Bruni e Maria Luisa Minarelli che ho già avuto il piacere di conoscere e pubblicare quando ero in Amazon Publishing, mentre G. L. Barone è una novità ma ammetto che si trovava sulla mia lista di osservati speciali già da tempo. Con Riccardo Bruni abbiamo deciso di dar vita ad una nuova serie gialla/noir con protagonista l’investigatore privato Dante Baldini: “Baraka” è ambientato in una cittadina fittizia della Toscana e seguirà le indagini non sempre ortodosse di Baldini, personaggio un po’ sopra le righe in grado di muoversi tra il mondo dorato delle frequentazioni illustri del posto e il mondo sommerso che popola il dietro le quinte della città e che dovrà districarsi tra un caso di omicidio, l’incendio di uno stabilimento balenare della zona e una ragazza fuggita di casa che si stabilirà da lui cercando di farlo ammattire.
Di Maria Luisa Minarelli invece ho preso in mano la serie gialla storica di successo già lanciata con Amazon Publishing ambientata nella Venezia del ‘700 con protagonista l’avogadore Marco Pisani e ho pubblicato “Oriente veneziano”, sesto capitolo, dove Pisani e i suoi amici dovranno recarsi a Costantinopoli, dietro richiesta del gran visir, a rinforzare i legami economici e politici tra la Serenissima e l’impero ottomano, finendo coinvolti nelle sotterranee lotte per il potere, inclusi delitti misteriosi e perfino un colpo di stato, con la loro stessa vita minacciata come mai prima.
G. L. Barone invece mi ha subito convinto con un progetto per una serie thriller cospirazionista con protagonista il procuratore Lorenzo Fossati (che sicuramente i Lettori conosceranno dal suo libro con Newton Compton “Il sigillo dei tredici massoni”, grande successo di qualche anno fa): “Minaccia globale”, il primo volume della serie, piacerà a tutti gli amanti dei thriller tecnologici e delle teorie del complotto, visto che miscelerà sapientemente due terribili delitti nel mondo del cinema a Venezia e l’apparizione improvvisa di gigantesche astronavi sopra alcune grandi città europee con conseguenti lockdown ed evacuazioni; eventi apparentemente scollegati ma in realtà predetti da una delle due vittime e che mostreranno un mondo improvvisamente impazzito dove la paura spinge i cittadini a credere a ogni notizia diffusa dai media mainstream e chi avanza dei dubbi viene ridotto al silenzio (sono certo che molti troveranno diverse analogie con il periodo pandemico!).
Negli ultimi mesi dell’anno sarà invece la volta delle prime traduzioni: in questo caso si tratterà di tre thriller ad opera di Melinda Leigh, D. S. Butler e Robert Dugoni, autori di successo già pubblicati da Amazon Publishing e dei quali sono felice di continuare le rispettive serie, dato che i Lettori lo chiedono a gran voce».

Come sta andando in questi primi mesi?
«Per una realtà come la mia che è autofinanziata e perciò molto attenta a costi e ricavi, la pianificazione è tutto: aver iniziato con tre Autori affermati e con una solida base di Lettori è stato fondamentale per partire col piede giusto. I numeri sono in linea – se non migliori in alcuni casi – con quanto preventivato nei forecast iniziali: i romanzi hanno toccato (e sono tutt’ora tra) le prime posizioni delle classifiche di genere sul Kindle Store, le recensioni sono numerose e molto positive a dimostrazione che la qualità paga sempre. E qui vorrei anche ringraziare chi mi supporta nella realizzazione dei libri: Grandi & Associati per l’editing e le traduzioni e Pepe Nymi per la creazione delle copertine, già partner-in-crime ai tempi di Amazon Publishing, è anche grazie a loro che sono in grado di valorizzare nel giusto modo i miei Autori!
Facendo tesoro dell’esperienza in Amazon Publishing, anche il modello di business di Indomitus Publishing non è strutturato per essere uno sprint sui 100 metri ma bensì una maratona: i nostri libri avranno una visibilità continuativa nel corso della loro vita, fatta di promozioni ricorrenti sul Kindle Store, di lanci di nuovi volumi delle serie in grado di rivitalizzare i libri già pubblicati attraendo nuovi Lettori, di disponibilità costante anche per il formato cartaceo grazie al print-on-demand che non necessita di tirature ma si adatta alla reale richiesta del mercato. Perciò sono assolutamente fiducioso perché le fondamenta sono state poste nel modo giusto, ora serve solo la pazienza di aspettare che il catalogo cresca».

Obiettivi per il futuro?
«Il primo obiettivo abbastanza imminente è quello di espandere la distribuzione del formato cartaceo print-on-demand alle librerie tradizionali, in modo da raggiungere anche i Lettori meno avvezzi al canale digitale. Il secondo è quello di espandere il catalogo dalle sei uscite attuali nell’anno di lancio ad almeno una decina nel 2024, salvo poi stabilizzare questo numero tra dieci e venti. Come dicevo, pochi ma buoni: disperdere le energie su titoli che non garantiscono una performance adeguata è controproducente per Indomitus ma anche illusorio per gli Autori.
Mi piacerebbe poter arricchire la squadra di Autori italiani per arrivare a raddoppiarla prima possibile, coprendo magari anche altri generi oltre al Giallo/Thriller: sto lavorando sia con le Agenzie che direttamente con gli Autori per farlo in tempi rapidi, aspettatevi news nei prossimi mesi! Rispondo inoltre a tutti quelli che contattano Indomitus tramite il form sul sito: se le condizioni numeriche ed economiche sono soddisfatte, la lettura del manoscritto (con relativo editing di sviluppo più focalizzato sulla trama, che gestisco personalmente) e un feedback sono pressoché garantiti.
Per quanto riguarda le traduzioni, la partnership con Amazon Publishing sponda USA e UK è solida e va avanti: stiamo valutando sia nuovi libri degli Autori già in traduzione che nuovi nomi da aggiungere alla lista. La complicazione aggiuntiva è che i costi di traduzione sono molto alti e perciò i criteri di scelta e le difficoltà sono ancora più elevate, ma è comunque una bella sfida».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 14 Luglio 2023
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