Dodici anni da sito Unesco, auguri Parco archeologico di Castelseprio- Torba
Il 26 giugno si festeggiano i primi dodici anni dall’inserimento del parco archeologico di Castelseprio-Torba fra i beni Unesco, come sito seriale dedicato ai Longobardi in Italia. Più di un decennio fra scavi archeologici, visite guidate e sempre maggior connessione con il territorio
Una torta di compleanno con dodici candeline, per festeggiare il prestigio arrivato in quel – non così lontano – 2011, quando il sito di Castelseprio- Torba divenne bene Unesco.
In questi dodici anni, il parco archeologico e il monastero di Torba, uniti in questo riconoscimento (così come la storia li vide correlati), ne hanno fatta di strada, grazie ad un lavoro corale che ha messo sotto i riflettori la particolarità di questi luoghi, fra i più prestigiosi della valle Olona e del varesotto.
Il passato, la sua storia, l’interesse a riscoprire le nostre origini sono diventati una missione per tutti gli attori che tanto hanno fatto per evidenziarne l’unicità. A muoversi senza sosta, le Autorità locali e ministeriali – sempre in prima linea, ma anche le università che hanno dedicato – e stanno dedicando ancora oggi – energie e risorse negli scavi archeologici, con l’obiettivo ben chiaro di acquisire sempre più conoscenze su cosa avvenne a Castelseprio e a Torba, arrivando a scoperte sulle prime tracce pre-romaniche nel parco archeologico.
In questi anni la presenza di studenti e ricercatori ha fatto da volano all’apertura del sito ad una dimensione internazionale, sia per i corsi ad esso dedicati, che fecero boom di iscrizioni, sia per la presenza di studiosi stranieri, interessati a condurre ricerche innovative, ad esempio sul dna degli scheletri rinvenuti nei sepolcri.
Oltre a questo, occorre dare merito ai ricercatori di non essersi trincerati dietro dogmi e conoscenze accademiche, ma di aver sempre cercato di coinvolgere il territorio e i semplici cittadini nei loro lavori, invitandoli a visite guidate all’interno dei loro scavi, dove aggiornarli sulle novità raggiunte e sui loro metodi di lavoro.
Proprio con questo obiettivo, sempre più gli studenti delle scuole del territorio sono stati coinvolti e motivati a divulgare le ricchezze di questi luoghi, con lo scopo di far crescere l’interesse verso il bene Unesco.
Il monastero di TorbaUn bene Unesco che, ricordiamolo, fa parte di un sito seriale: è cioè collegato ad altri luoghi, in tutta la Penisola, in cui sono state rinvenute importanti tracce della presenza longobarda su suolo italico.
La correlazione fra Castelseprio-Torba e altri importanti luoghi storici è un biglietto da visita che apre a nuovi percorsi di conoscenza e, da essi, sta portando visitatori e turisti in valle Olona, alla scoperta dei posti meritevoli del riconoscimento Unesco, come il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (Udine), il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia a Brescia, il Tempietto del Clitunno a Campello (Perugia), la Basilica di San Salvatore a Spoleto, la Chiesa di Santa Sofia a Benevento e infine il Santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo.
Per approfondire tutto questo, giovedì 29 giugno sarà possibile visitare gli scavi grazie ad una serata in cui le università aggiorneranno il pubblico sugli studi conclusisi in questi giorni.
Buon compleanno dunque al sito di Castelseprio-Torba, pronto a crescere a livello internazionale, ma con lo sguardo sempre fisso ad una dimensione locale, primo sicuro baluardo della sua storia.
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