Il Pd di Saronno aderisce alla campagna per segnalare casi di malasanità in Lombardia
"Con la salute non si scherza" è una campagna lanciata dal Pd lombardo, che punta a raccogliere le segnalazioni dei cittadini alle prese con i disservizi della sanità lombarda
Anche il circolo di Saronno del Partito Democratico ha aderito alla campagna dem “Con la salute non si scherza”, iniziativa che punta a raccogliere i casi di malasanità in Lombardia. Si tratta di una campagna lanciata dai Pd lombardo, che ha previsto anche la realizzazione di un sito ad hoc (www.conlasalutenonsischerza.it), nel quale i cittadini si potranno registrare e, compilando un modulo simile a quello di una ricetta rossa, potranno registrare il disservizio da loro riscontrato.
“L’obiettivo è raccogliere le segnalazioni dei cittadini alle prese con i disservizi della sanità lombarda – per esempio per prenotare una visita o un esame, oppure per trovare un medico di famiglia con disponibilità ad accogliere nuovi pazienti – in modo da chiederne poi il conto ai vertici di Palazzo Lombardia – si legge nella nota del Pd saronnese -. E ottenere il ritiro dell’attuale legge che regola il settore sanitario regionale, per scriverne una nuova insieme alle forze politiche disponibili”.
Continuano i dem saronnese: “Non è solo l’Ospedale di Saronno a vivere forti disagi, tutto il sistema sanitario pubblico lombardo soffre ed è a rischio sopravvivenza. La battaglia per l’Ospedale è anche la battaglia per ribadire la centralità e l’importanza della Sanità pubblica, va oltre i confini locali, convinti che questi problemi, se non saremo vigili e combattivi, diventeranno sempre più ingestibili estendendosi presto ad altre Regioni dove la situazione si sta già aggravando”.
Spiegano: “Le segnalazioni potranno essere fatte sulle difficoltà a prenotare visite o controlli entro i tempi massimi stabiliti a livello nazionale, oppure sull’impossibilità di trovare un nuovo medico di base vista la carenza grave che da tempo si registra nella regione, oppure sui costi troppo elevati o la difficoltà a trovare un posto in Rsa per un anziano bisognoso di assistenza. La piattaforma, di fatto è anche una mobilitazione, si chiama ‘Con la salute non si scherza’ perché siamo molto preoccupati per lo stato in cui si trova la sanità lombarda. E d’altra parte proprio l’assessore Bertolaso ha parlato, in Consiglio Regionale, più volte sollecitato, di ‘anarchia’ della Sanità lombarda. È una diagnosi che condividiamo, ma riteniamo anche che sia rimasta senza una risposta adeguata da parte della Giunta, che, anzi, è immobile”.
Infine: “Tra i punti centrali della mobilitazione, oltre i tempi di attesa troppo lunghi e le difficoltà con medici di famiglia e Rsa, anche la realizzazione delle Case di Comunità: entro il 2026 ne dovrebbero essere realizzate 216, di cui 199 grazie ai fondi europei del Pnrr. Il traguardo si sta avvicinando, per ora sono cambiati solo i nomi sui cartelli, senza servizi, senza una loro integrazione. A ciò si aggiungono carenze dell’assistenza domiciliare integrata (adi), anch’essa tra gli obiettivi da realizzare con i finanziamenti europei post Covid (entro i prossimi quattro anni la Regione ha annunciato di voler più che raddoppiare il numero di pazienti seguiti a casa). A tal proposito siamo la maglia nera d’Italia per numero di persone raggiunte a casa propria dall’adi. Eppure, è fondamentale curare il paziente al domicilio. Anche su questo dobbiamo cambiare radicalmente rotta”.
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