La marcia della legalità riempie di studenti le strade del centro di Saronno
Oltre un migliaio di studenti si sono riuniti questa mattina a Saronno per partecipare alla marcia della legalità, in occasione della ricorrenza della Strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta
Una marcia contro ogni forma di corruzione e criminalità. Oltre un migliaio di studenti si sono riuniti questa mattina a Saronno per partecipare alla marcia della legalità, una manifestazione organizzata dall’associazione Amici del Legnani in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione.
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Ricorre infatti proprio oggi, 23 maggio, la Giornata della legalità, una ricorrenza nazionale istituita per commemorare le vittime di tutte le mafie e in particolare modo la Strage di Capaci, che il 23 maggio 1992, uccise il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa magistrato, Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Con ritrovo in piazza Santuario, studenti di tutte le scuole superiori di Saronno, insieme alle classi terze della scuola Aldo Moro hanno poi marciato verso piazza Libertà con cartelli, striscioni e magliette bianche.
Con loro anche l’assessore all’Istruzione Gabriele Musarò, che ha promosso l’iniziativa, l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Pozzoli e quello all’Ambiente Franco Casali. «Sono molto soddisfatto di quello che è avvenuto oggi in città – commenta l’assessore Musarò, che ha fortemente voluto questa iniziativa -. Oltre a non voler dimenticare uomini come i magistrati Falcone e Borsellino, che hanno dato la propria vita per ideali di libertà e giustizia, è importante seminare il seme della legalità in città, anche con manifestazioni come questa. Oggi c’erano più di mille ragazzi di tutte le scuole superiori della città, che hanno simbolicamente dato un messaggio importante per Saronno».
All’iniziativa ha partecipato anche una delegazione del Sindacato autonomo di Polizia e a spiegarne i motivi è stato Gianpiero Timpano, segretario nazionale: «Questi sono eventi in cui i nostri colleghi partecipano di propria iniziativa. È una commemorazione che noi celebriamo in tutte le province d’Italia, per le persone appartenenti alle istituzioni, sacerdoti, giornalisti, magistrati, giudici che hanno perduto la vita per sostenere quella battaglia di legalità che assicura nel nostro paese i valori più alti della democrazia. È giusto poi trasmettere questi valori alle nuove generazioni».
Non solo la marcia, rientrati al parco del Seminario gli studenti hanno partecipato ad una serie di iniziative a loro dedicate: una chiacchierata con un commissario di Polizia dello Stato, un incontro con un giornalista, uno spettacolo teatrale, alcune letture accompagnate da musica.
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