La regione Lombardia si sta posizionando sempre più come un attore di primo piano nella transizione del settore automotive, verso una mobilità più sostenibile.

Per riuscire a progredire all’interno di questo percorso, la Regione ha deciso di unirsi all’alleanza delle regioni europee per la transizione del settore automotive, un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità più pulita e sostenibile in Europa.

Si tratta di una grande novità, che ci da modo di analizzare il ruolo della Lombardia all’interno di questa alleanza e le iniziative che la regione sta adottando per guidare la transizione verso la mobilità sostenibile.

Un’alleanza per guidare la transizione ecologica delle auto

L’Unione Europea ha da tempo deciso di porre fine alla produzione di auto con motore a scoppio, cercando di incentivare la transizione verso l’utilizzo di auto elettriche o altre fonti di energia sostenibili. La Lombardia, regione italiana da tempo attiva in questo senso, ha, come detto, aderito all’alleanza delle regioni europee per la transizione ecologica del settore automotive, insieme ad altre regioni italiane, tedesche, francesi, spagnole e slovacche. Questo tavolo di discussione mira a definire una razionale strategia comune per la difesa del settore automotive e per la revisione della decisione dell’Unione Europea sulla fine del commercio di auto diesel e benzina entro il 2035.

Italia: fanalino di coda per le auto elettriche? Bene solo il NLT.

In Italia, l’uso di auto elettriche non è ancora così diffuso come in altri Paesi europei, e l’unico settore che sembra emergere è quello del noleggio. Dati i costi elevati di queste vetture, infatti, sono sempre di più coloro che in Lombardia decidono di passare al noleggio auto a lungo termine grazie ad aziende che, come UnipolRental ad esempio, permettono di effettuare questa transizione senza affrontare i costi eccessivi dell’acquisto.

La Regione, nel frattempo, forte di una filiera che conta più di 1.000 aziende, 50.000 occupati e 20 miliardi di fatturato, sta cercando di accompagnare la transizione del settore automobilistico con gradualità, evitando bruschi crolli.

L’importanza della transizione ecologica non può essere sottovalutata, ma deve essere affrontata in modo razionale e giusto, tenendo in considerazione gli effetti sulla forza lavoro e sui distretti produttivi delle varie regioni.

I rischi da evitare

Ci sono tuttavia tre grandi rischi da evitare e da non sottovalutare in questo passaggio. Il primo riguarda le imprese della componentistica, che potrebbero non riuscire a convertirsi e subire un forte impatto sull’occupazione in Lombardia. Il secondo rischio è che l’uso di auto elettriche, che al momento sono ancora costose, escluda una fetta della popolazione, generando disuguaglianze sociali. Il terzo rischio, infine, riguarda la perdita di leadership che il settore automobilistico italiano ha conquistato in cento anni di ricerca, innovazione e scelte imprenditoriali.

 

La transizione del settore automotive, quindi, verso fonti di energia più sostenibili è un processo inevitabile e importante per il futuro del nostro pianeta, tuttavia questa alleanza sostiene che vada affrontato con gradualità, evitando di sacrificare competenze e capacità acquisite in anni di lavoro e di ricerca.

L’alleanza delle regioni europee per la transizione del settore automotive, per l’appunto, rappresenta una grande opportunità per fare fronte comune e affrontare insieme questo grande cambiamento.