L’europarlamentare Danzì presenterà un’interrogazione al Parlamento europeo sull’ospedale di Saronno
L'europarlamentare del M5S: "Sto predisponendo un'interrogazione al Parlamento europeo sulla situazione dell'ospedale di Saronno e della provincia, con un'attenzione particolare alle liste di attesa, alla mancata trasparenza dei dati sui tempi per le prenotazioni"
“Meglio tardi che mai, ma la maggioranza che ora stanzia 27 milioni di euro per l’ospedale di Saronno è la stessa che governa la Lombardia da 28 anni e che è quindi responsabile dello stato di abbandono in cui si trovano il nosocomio e i 200mila cittadini dell’area”, così Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, sull’arrivo dell’assessore regionale Guido Bertolaso a Saronno, previsto per oggi, lunedì 17 aprile.
La visita dell’assessore regionale al Welfare all’indomani della manifestazione che ha visto coinvolti non solo centinaia di cittadini, ma anche sindaci del Saronnese, consigliere provinciali e regionali per chiedere un progetto per far ripartire l’ospedale di Saronno, presidio che sta attraversando una fase molto critica (nella foto di copertina una foto della recente manifestazione).
In centinaia in piazza per chiedere di salvare l’ospedale di Saronno
Alla manifestazione dello scorso 15 aprile era presente anche l’europarlamentare Danzì: “L’enorme partecipazione dice del grande e grave disagio che da anni i saronnesi vivono, con un ospedale ridotto a un insufficiente numero di posti letto e il personale sanitario all’osso, con la mancanza di numerosi primari, specialisti, infermieri. Bene che ora si ripari al danno fatto, ma oltre ai soldi bisogna dire ai cittadini come sin da subito Bertolaso, Fontana e il centrodestra pensano di garantire il diritto alla salute pubblica”.
L’europarlamentare conclude: “Sto predisponendo un’interrogazione al Parlamento europeo sulla situazione dell’ospedale di Saronno e della provincia, con un’attenzione particolare alle liste di attesa, alla mancata trasparenza dei dati sui tempi per le prenotazioni e l’esecuzione di visite e interventi e all’aumento esponenziale dei prezzi delle prestazioni in regime privato che rendono irrisori i rimborsi delle assicurazioni”.
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