Una serata che sa di fratellanza, amicizia e condivisione. Il centro islamico di Saronno di via Grieg ha aperto le porte a 1238 persone arrivate per il quarto Iftar con la cittadinanza, un appuntamento diventato imperdibile per tanti, saronnesi e non. C’erano tantissimi fedeli provenienti da tutto il territorio, ma anche altrettanti cittadini curiosi di incontrare un’altra cultura, integrata nel tessuto civile della città di Saronno e nel Saronnese in generale. Presenti anche le autorità cittadine, il sindaco di Saronno Augusto Airoldi insieme all’assessore Franco Casali, ma anche i primi cittadini di Cislago e Caronno Pertusella Stefano Calegari e Marco Giudici, consiglieri comunali di Saronno, Uboldo, Solaro e da altri comuni del circondario, la deputata Maria Chiara Gadda e il consigliere regionale Giuseppe Licata. Ma non solo: in sala anche rappresentanti religiosi cattolici, dal prevosto Claudio Galimberti al suo predecessore Armando Cattaneo, gli uomini delle forze dell’ordine, membri delle associazioni e tanti tanti altri.

Una serata dove si è respirata davvero l’integrazione, grazie all’accoglienza dell’imam Najib Al Bared, dei responsabili del centro Latif Chridi e Sadok Hammami e di Saif Abouabid, abituato a frequentare i palcoscenici televisivi e bravissimo intrattenitore e “padrone di casa”.

Le grandi tavolate all’interno e all’esterno, ricche di volti felici e allegri, i momenti di preghiera, tantissimi ragazzi e ragazze, volontari del centro, al lavoro per portare le pietanze in tavola, dalla splendida zuppa Harira al Cous Cous passando per i cibi tradizionali delle diverse culture che frequentano la comunità musulmana saronnese, dal riso alle foglie di vite fino alla pizza di Rovellasca e al the, servito con il metodo tradizionale marocchino.

Un clima di gioia che è stato sottolineato da tutti. Don Claudio ha sottolineato «l’accoglienza e la festa, siete tanti, vi aiutate uno con l’altro, segno di grazia divina»; l’imam Najib Al Bared ha ricordato con una metafora l’importanza di seminare accoglienza per far germogliare un’integrazione positiva e arricchente; insieme al direttore del centro islamico, Saif Abouabid ha spiegato qual è l’idea di apertura della comunità islamica saronnese, che ha un centro «aperto, vivo, dove tutti possono trovare casa e accoglienza. La convivenza è un valore comune, qui non ci sono estremismi. Sappiamo che la cultura dell’odio è presente, ma con un atteggiamento accogliente si può aiutare a integrare diverse culture e condividere: questo Iftar, alla quarta edizione, è il segno di questa nostra apertura. È dagli Anni 90 che la comunità musulmana è presente a Saronno, un ringraziamento va ai cittadini e alle istituzioni per l’aiuto e l’integrazione».

«Aprirsi è un valore importante – hanno sottolineato Gadda e Licata -. Questo è un appuntamento che non ci vogliamo perdere, un’opportunità importante, un’immagine bellissima, un momento di comunità aperto in un luogo aperto al confronto». Anche il sindaco Airoldi ha sottolineato «l’importanza della condivisione, dell’integrazione raggiunta: a Saronno c’è una sola comunità, non due. Auguro un felice Ramadan Mubarak ai nostri amici musulmani».  

Nel corso della serata sono state premiate associazioni, personalità, giornalisti, i rappresentanti dell’Insubria e della Cattolica e anche l’azienda dirimpettaia con la quale la comunità islamica condivide il parcheggio di via Grieg. Una bella serata e un bell’esempio di accoglienza e integrazione, un fiore all’occhiello per Saronno e per la comunità islamica saronnese.