L’assessore Bertolaso in visita all’ospedale di Saronno che sta attraversano una fase molto critica
Mancano anestesisti e anche il pronto soccorso è in difficoltà. Si sopperisce con cooperative e specializzandi. I sindacati chiedono un progetto concreto di rilancio. Sabato la manifestazione in piazza
Sono giorni cruciali quelli che si prepara a vivere l’ospedale di Saronno. Sabato 15 è in programma una manifestazione pubblica per sollecitare risponde concrete verso un presidio in netta difficoltà. Lunedì è previsto l’arrivo dell’assessore regionale Guido Bertolaso.
Le condizioni del presidio di piazza Borrella sono effettivamente critiche: il personale è ridotto all’osso con un anestesista rimasto a coprire i turni in pronto soccorso e le sale operatorie. Ed è proprio il reparto di emergenza urgenza del PS a preoccupare: il personale non è in grado di assicurare ancora a lungo un servizio h24. La direzione dell’Asst Valle Olona sta per sottoscrivere un accordo con una cooperativa nuova che assicurerà la presenza di notte. I dipendenti sono preoccupati: se non si prenderanno decisioni drastiche e immediate l’ospedale potrà garantire difficilmente tutti i servizi di un ospedale. Oltre alla rianimazione, in sofferenza è anche l’ortopedia, che si appoggia anche agli altri presidi per interventi e ricoveri, e la cardiologia che ha visto progressivamente ridursi il numero di specialisti.
I sindacati della dirigenza medica hanno chiesto indicazioni precise e programmi di sviluppo entro il prossimo mese: a fine anno l’attuale squadra strategica completerà l’incarico e il timore è quello di trovarsi in balia dell’instabilità totale. I rappresentanti dei medici si sono detti disponibili a integrare con risorse proprie alcuni progetti di potenziamento coinvolgendo dottori su base volontaria, ma chiedono garanzie perchè si pongano le basi per una programmazione nuova. Attualmente sono 20 i primariati scoperti, un numero consistente che potrebbe dare un contributo importante al rilancio se arriveranno forze nuove e motivate. Questa situazione di carenza sta penalizzando l’azienda Valle Olona anche sul fronte del recupero delle liste d’attesa: la mancanza di personale non permette di arrivare alla soglia del 110% richiesta per poter ottenere risorse aggiuntive.
L’assessore Bertolaso arriverà ricordando i 27 milioni di euro stanziati per opere infrastrutturali per assicurare che non c’è alcuna alcuna intenzione di « “chiudere” o “privatizzare” l’ospedale di Saronno, che in questo momento è in sofferenza a causa della grave carenza di dirigenti medici».
«Una carenza – si legge nella nota di Regione – che non pregiudica la volontà di mantenere Saronno nella rete degli ospedali per acuti, ma che impone temporaneamente riduzioni di attività. L’Asst Valle Olona ha perseguito nella ricerca di personale con bandi pubblici e così proseguirà a fare anche in futuro. Complessivamente tra il 2020 e il 2021 sono state indette 67 procedure concorsuali».
Negli ultimi 3 anni sono stati nominati 7 nuovi Direttori di struttura complessa (Neurologia, Psichiatria, Medicina Generale, Pronto Soccorso, Laboratorio analisi, Radioterapia, ORL) ma sono 20 quelle che ancora attendono. E’ in corso la procedura concorsuale per la nomina del nuovo Direttore di Ortopedia, così come da nuovo Piano Organizzativo Aziendale Strategico. La criticità maggiore riguarda l’organico di anestesisti la cui attività è garantita in parte da personale strutturato, in parte sia da specializzandi in convenzione dell’ASST Fatebenefratelli Sacco sia da Cooperative. L’organico ridotto crea difficoltà a garantire la piena occupazione delle sale operatorie, che però a oggi assicurano quotidianamente tutti gli interventi richiesti di emergenza urgenza, 30 al giorno.
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