Gene Gnocchi, Federico Buffa e Filippo Borella al teatro Giuditta Pasta, tra arte e spettacolo
Il weekend del 14 - 16 aprile del Giuditta Pasta tra arte, musica e spettacolo
La serata di venerdì 14 aprile si apre alle ore 21.00 con Gene Gnocchi che torna al teatro Giuditta Pasta di Saronno con uno spettacolo in cui la stralunata comicità che lo caratterizza da sempre si mescola con riflessioni a volte sarcastiche, a volte amare. Dopo aver saputo che Dio è una frequenza quantistica, Gene ingaggia un tecnico, pensando sia esperto in materia di quanti, per parlare con l’Assoluto attraverso una vecchia radio e farsi spiegare da Lui il perché di tante cose che succedono sulla Terra e che non lo convincono. In attesa di un contatto con l’Altissimo, il protagonista, che lavora direttamente per Suo conto come capufficio, comincia a elencare una serie di fatti da lui protocollati e che Dio, nella sua onniscienza, avrebbe già da tempo dovuto sistemare per il bene dell’umanità e in particolare del nostro piccolo povero Paese: l’Italia. Dalla radio arrivano voci e informazioni che invece di risolvere il problema lo complicano. Questi inconvenienti rendono il rapporto tra Dio e Gene sempre più difficile, al punto tale che, con un colpo di scena, le parti si invertono. E ogni sera questo conflitto esplode, lasciando allo spettatore la libertà di scegliere chi ha ragione tra i due. Alla chitarra Diego Cassani, da molti anni compagno d’avventura di Gnocchi, che punteggia le astrazioni del capufficio con soli e ritmiche che vanno dal teatro contemporaneo alla musica popolare.
Sabato 15 aprile alle ore 21.00 e domenica 16 aprile alle ore 15.30 torna sul palco del Giuditta Pasta Federico Buffa, il più importante storyteller sportivo italiano e grande narratore di storie e di uomini, con “RIVADEANDRÈ- amici fragili”, uno spettacolo-racconto incentrato sullo storico e unico incontro tra Fabrizio De André e Gigi Riva. Prodotto da International Music and Arts, lo spettacolo è scritto a quattro mani da Federico Buffa e Marco Caronna, che oltre a curare la regia interpreterà in scena alcune canzoni di De André (tra le altre, Hotel Supramonte, Anime salve, Preghiera in gennaio) accompagnato dal pianoforte di Alessandro Nidi. Speciale è l’intervento del musicista Paolo Fresu, che compare in Amici Fragili con un cameo sulle note della sua versione del brano No potho reposare.
Tutto parte da un incontro tra Riva e De André dai contorni leggendari che non poteva non finire dentro un racconto teatrale: è il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe poi vinto l’unico, storico scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi… In mezzo ai silenzi si snodano i punti di contatto di due universi che condividono la Sardegna, il popolo della Sardegna, il mare, i colori, il rosso e il blu, uno del Cagliari, l’altro del Genoa, il pubblico che li segue religiosamente, il calcio, la musica, le canzoni… Una in particolare… Quella “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio scrive tornando dal funerale dell’amico Luigi Tenco. Una canzone che colpirà nel profondo Gigi che la ascolta ossessivamente e ne vuole parlare con chi l’ha scritta. Ancora silenzio quando la sera diventa notte… e i due cominciano a parlare, e la notte diventa alba… Quando le parole diventano di troppo Fabrizio regala a Gigi la sua chitarra, Gigi regala a Fabrizio la sua maglia numero 11. I due si salutano, non si vedranno mai più.
Sempre domenica 16 aprile alle 19.00 il Foyer del Teatro risuonerà con RonZip Theater: quando il suono unisce di Filippo Borella. L’artista mette in mostra le sue originali creazioni: tele enigmatiche realizzate intorno al ricorrente tema della zip, elemento centrale della sua “poetica”. «I quadri di Borella interagiscono con il proprio pubblico: gli permettono di unire e dividere cose, di nascondere e di rivelare, di cambiare e di sviluppare le proprie percezioni e il risultato delle opere, senza mai tuttavia lacerarle». Da segnalare come lo spazio espositivo sia stato impreziosito dall’utilizzo di 5 eleganti teche che completano la mostra con l’esposizione di alcune tra le più originali RonZip create dall’artista. Come di consueto il pubblico avrà modo di incontrare e conoscere l’artista in occasione dell’evento di presentazione, programmato per domenica 16 aprile (ore 19.00). Un appuntamento reso ancor più speciale dall’inedita performance partecipativa proposta da Borella: un incredibile concerto per cerniera diretto dal compositore Ivano Torre.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.