«Sono andato a Berlino per una breve vacanza con mia moglie e mi sono ritrovato in mezzo alla storica protesta per la Germania, organizzata per chiedere aumenti salariali che consentano di limitare l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione».

A raccontarci la sua esperienza è Francesco Miseo, lettore (e collaboratore/fotografo) di VareseNews, ex insegnante, residente a Caronno Pertusella.

«C’era il Bundestag completamente blindato, oltre allo sciopero generale dei trasporti in tutta la Germania, con riflessi anche in Italia – racconta Miseo -. Uno sciopero generale storico in Germania che coinvolge tutti i trasporti, sia su ferro che fluviali e aerei, con riflessi in tutta Europa, Italia compresa. Una protesta che non ha eguali nella storia sindacale della Repubblica Federale, come pure la richiesta avanzata dai sindacati, in lotta contro l’inflazione che anche qui, mina il potere di acquisto dei salari. Forte l’adesione, numerose cancellazioni e blocchi a supporto della richiesta di adeguamenti salariali del 10,5%, che da queste parti significa, aumenti medi che vanno dai 500 ai 650 euro mensili».

«I mezzi pubblici erano fermi, ho dovuto usare un taxi per arrivare in aeroporto e una volta lì sono partito per un pelo: già da questa mattina presto molti voli sono stati cancellati, fortunatamente non il mio…», racconta Miseo.

«Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la risposta alle proteste del governo, certamente un momento non facile anche per la prima economia Europea, data la possibilità di alimentare ulteriormente la spirale di aumenti che finirebbero per abbattersi, sui costi dei biglietti e alimentare la già alta inflazione», chiosa Miseo, rientrato a casa non senza difficoltà dovute appunto alla mobilitazione che ha paralizzato la Germania in questo lunedì 27 marzo che in molti ricorderanno a lungo.