“Con questa circolare il Governo crea bambini di serie A, B e C”
Si dice "arrabbiata, delusa e amareggiata" Lucy Sasso, consigliera comunale di Saronno da sempre attiva nella promozione dei diritti, che aggiunge: "La società civile è molto più avanti della politica"
«Sono arrabbiata, triste e delusa». Commenta così Lucy Sasso, giovane consigliera comunale di Saronno, molto attiva nella promozione di campagne in favore dei diritti, la circolare del ministero dell’Interno che impone di sospendere le registrazioni alla nascita per i figli delle coppie gay, considerandole “contrarie all’ordine pubblico”.
Sasso, da tre anni consigliera comunale, ha promosso l’ingresso della sua città nella Rete Ready, Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ed è stata tra le promotrici del Pride to be di Saronno e della mozione per l’adesione al DDL Zan, bocciata dal consiglio comunale saronnese. Da poco è stata eletta nell’assemblea nazionale del Pd.
«Un Governo che si muove in queste zone grigie, per togliere diritti, certezze e tutela a dei bambini è un governo pericoloso – commenta -. Vuol dire che da oggi in poi ci sono bambini di serie A, B e C, è un’azione disumana per quelli che sono i miei valori. Io credo che la società civile, le persone, siano molto più avanti rispetto alla classe politica di questo Paese: la gente è più aperta, più pronta al cambiamento, ad accogliere le novità e rispettare i diritti».
«Penso anche – aggiunge Sasso – che il grosso del lavoro da fare debba partire dalla provincia, dove per troppo tempo questi temi sono stati ignorati. Io stessa quando ho organizzato il Pride to Be a Saronno nella mia città, ho visto tante persone avvicinaris, raccontare le proprie esperienze. Serve far capire e spiegare, far sentire le persone a casa, anche questa è politica. Farlo a Saronno è più complicato rispetto a città grandi come Milano, Londra, Berlino, ma è necessario. Un provvedimento come quello preso del Governo Meloni tocca i bambini, che andrebbero tutelati e che invece si sentono dire che qui non hanno futuro: lo trovo disgustoso. Io consiglio a tutti i Comuni, a tutti gli amministratori comunali, di aderire alla Rete Ready, a Parma al raduno nazionale abbiamo affrontato anche questo tema legale, ci è stato spiegato il vuoto legislativo che già c’era e che ora è peggiorato: essere consapevoli è importante, a prescindere dal colore politico. Ed è proprio la politica che si deve dare una svegliata: sono fiduciosa che Elly Schlein possa dare un passo in più in questo senso, con coraggio e connessione col territorio».
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