Il treno tornerà a fischiare in valle Olona? Gli amici della Valmorea raccontano il loro sogno in una mostra
Un successo l'inaugurazione della mostra "Valmorea Ieri Oggi Domani" al Numm di Gorla Maggiore. Partendo da immagini del passato, l'associazione Amici della ferrovia della Valmorea ha condiviso il sogno il ritorno del cosiddetto "Gibuti", il trenino che passava in valle Olona
Modellini storici, vecchie pubblicità delle Ferrovie, documenti del passato: la mostra organizzata dagli amici della ferrovia della Valmorea è una vera e propria full immersion nella passione di una associazione che da anni promuove la valorizzazione del passato della linea ferroviaria e il progetto di farla tornare a vivere.
Da sabato 11 a domenica 19 marzo il centro Polifunzionale Culturale NUMM di Gorla Maggiore ospita “Valmorea – Ieri Oggi Domani” e, visto l’entusiasmo riscontrato durante l’inaugurazione della mostra, è facile aspettarsi una grande partecipazione da parte di gorlesi e abitanti della valle Olona.
Ad accogliere Nicola Ferrari, presidente dell’associazione, e gli altri membri del gruppo, il sindaco Pietro Zappamiglio, che ha evidenziato l’interesse per il progetto, con l’auspicio che fra qualche anno sia possibile tornare a incontrarsi per celebrare i primi importanti passi compiuti verso il ritorno della linea ferroviaria.
Al suo fianco, le Amministrazioni comunali di Cairate, Marnate e Solbiate Olona, con i sindaci Anna Pugliese e Elisabetta Galli e il vicesindaco Giuseppe Leo, non hanno fatto mancare il loro appoggio, così come il Primo cittadino della vicina Gorla Minore, Vittorio Landoni, intervenuto nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, il mese scorso.
Le Autorità presenti all’inaugurazione della mostra al centro Numm di Gorla MaggioreUn interesse, quello di tanti comuni della valle Olona, che gli Amici della Ferrovia della Valmorea accolgono come un buon auspicio; allo stesso modo, lascia ben sperare la presenza dei consiglieri regionali Pd Angelo Orsenigo e Samuele Astuti, intervenuti alla mostra.
I consiglieri di Palazzo Lombardia si sono soffermati ad osservare la ricostruzione del passato della storica Ferrovia, senza tralasciare di guardare al futuro: «È un progetto che vede coinvolte le province di Como e Varese: c’è una sinergia fra noi consiglieri regionali di minoranza – ha rimarcato Orsenigo – con l’auspicio che ci sia anche accordo con i consiglieri di maggioranza. È un progetto che guarda al futuro: bene la mostra che rievoca ciò che fu, ma quello che ci preme è rivolgere l’attenzione verso il futuro, puntando ad un nuovo concetto di mobilità. Occorre riscoprire alcuni tratti di ferrovia, che possono essere valorizzati non solo dal punto di vista turistico, ma anche pensando al frontalierato e al trasporto merci, all’insegna della sostenibilità». «Una linea ferroviaria – ha chiosato Astuti – che sia in funzione non solo il sabato e la domenica, ma anche i giorni dal lunedì al venerdì».
I consiglieri hanno risposto anche alle obiezioni che una parte dell’opinione pubblica presenta ogni qual volta si discute del possibile ritorno del treno: “In che modo questo progetto potrebbe impattare sulla tutela e la valorizzazione della ciclo-pedonale della valle Olona?”.
Astuti ha mostrato di non voler dribblare il problema: «Da parte nostra c’è la consapevolezza di dover trovare un punto di equilibrio con altri progetti e su questo continueremo a lavorare».
Un’attenzione che la stessa Associazione Amici della Ferrovia della Valmorea condivide: «Abbiamo sempre evidenziato che i progetti non sono in contrapposizione – rimarca Ferrari – il treno potrebbe à di fornire servizi utili, come il trasporto biciclette. Inoltre nei tratti che vengono indicati come problematici, perché i binari occuperebbero lo spazio della ciclabile, sarebbe possibile attuare soluzioni alternative e spostare il passaggio, con passerelle ad esempio. Non sottovalutiamo questi dettagli e la rilevanza del percorso già esistente».
Pragmatici e sognatori, dunque, i volontari proseguono il loro percorso, conquistando anche l’entusiasmo di chi ha avuto direttamente a che fare con la ferrovia della Valmorea, come il signor Aldo Bianchi, ex Capotreno della linea, residente da anni nel vecchio casello di Castiglione.
Mario Albrigi (a sinistra) e Aldo Bianchi«Il ritorno del treno? Sarebbe un sogno: vi sono legati tanti bei ricordi, non solo di quando lavoravo come Capotreno, ma anche di quando in gioventù il passaggio del treno in valle Olona era un appuntamento imperdibile per noi ragazzi».
Nella mostra al Numm presente anche il modellino del vecchio casello, un’opera realizzata dall’artista castiglionese Mario Albrigi, che già in passato VareseNews aveva incontrato, raccontando della sua abilità nel far rivivere il passato nelle sue opere.
Il treno della Ferrovia della Valmorea si trasformerà dunque da un ricordo in bianco e nero ad una realtà a colori? L’associazione se lo augura ed è pronta a raccontare questo progetto nella conferenza prevista giovedì 16 marzo alle 21 al Numm con il generale Mario Pietrangeli.
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