Centinaia di persone hanno riempito la chiesa prepositurale dei Ss. Pietro e Paolo a Saronno per il funerale di Angelo Proserpio, avvocato saronnese molto conosciuto nel mondo politico e nell’associazionismo cittadino. L’ultimo addio si è tenuto nella mattinata di giovedì 23 febbraio, alla presenza dei famigliari, delle autorità politiche della città, di colleghi, amici e rappresentanti delle associazioni saronnesi.

«Fino all’ultimo ti sei appassionato alla vita, anche con le sue dure prove – lo ha ricordato la figlia Cristina -. Sei  stato un papà e un uomo sensibile e giusto, affasciato dalla bellezza ma sempre critico, conoscendo il potere e la dolcezza delle parole, anche quando hai fatto fatica a pronunciarle».

Il cordoglio della città di Saronno per la scomparsa di Angelo Proserpio

A salutarlo anche il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Busto Arsizio, organo di cui Proserpio è stato presidente per otto anni. «A nome del Consiglio dell’ordine ringrazio il collega Angelo per il suo esempio e per tutto il tempo e le energie spese nell’interesse dell’avvocatura – ha dichiarato Eliana Morolli -. Anche personalmente gli sono grata perché mi ha coinvolto e mi ha fatto amare quell’aspetto dell’attività forense che oggi mi ha portato a rappresentare il Consiglio dell’ordine».

«Come ogni grande uomo anche Angelo nella sua vita ha saputo creare un legame inscindibile tra il suo essere colto, gentile, discreto e la sua vita professionale, alla quale ha riversato queste sue splendide e sempre più rare caratteristiche – lo ha ricordato la Camera penale di Busto Arsizio -. Con lui abbiamo perso non solo un interlocutore onesto e franco, ma soprattutto un grande esempio, uno stile e un modo di essere avvocato a quale tutti dobbiamo guardare».

Infine ai presenti, un invito da parte dell’ex prevosto di Saronno, monsignor Angelo Centemeri, a «trovare una soluzione per l’ex Isotta Fraschini», uno degli ultimi progetti in cui l’avvocato Proserpio aveva partecipato, in qualità di rappresentate della società “Saronno Città dei Beni comuni”, la società proprietaria dell’enorme area dismessa presente alle spalle della stazione di Saronno.