L’ITC Zappa di Saronno alla facoltà di Design del Politecnico di Milano
L’esperienza ha riguardato solo gli studenti del triennio, e solo coloro che - selezionati tra geometri e altri studenti provenienti da altri indirizzi di studio - erano particolarmente interessati a conoscere il mondo del design e lo studio di questa disciplina a livello universitario
La mattina del 30 gennaio scorso una selezione di circa 85 studenti dello Zappa si è recata in visita presso gli spazi e i laboratori del campus della Facoltà di Design del Politecnco, attestata oramai da anni – secondo il QS World University Rankings – al primo posto tra le facoltà di design in Italia, al terzo in Europa e al quinto nel mondo. La Facoltà di Design, e il relativo Campus, si trovano a Milano Bovisa, una fermata di treno da Saronno.
L’esperienza ha riguardato solo gli studenti del triennio, e solo coloro che – selezionati tra geometri e altri studenti provenienti da altri indirizzi di studio – erano particolarmente interessati a conoscere il mondo del design e lo studio di questa disciplina a livello universitario. Questa attività di orientamento ha riguardato inoltre tutti gli studenti iscritti al corso pomeridiano di Design dello Zappa, proposto dal prof. Mario de Liguori, docente di Disegno e Storia dell’arte in ruolo presso la Scuola, ma da anni oramai impegnato anche come professore a contratto presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano, dove egli stesso ha ritenuto fondamentale portare in visita gli studenti dello Zappa, organizzando quello che si è poi rivelato essere una sorta di Open Day dedicato in via esclusiva ai soli studenti dello nostra Scuola, molti dei quali non conoscevano nemmeno l’esistenza di questa facoltà universitaria, così prestigiosa, eppure cosi vicina.
Prima di visitare i laboratori e gli spazi del Campus, è stata offerta agli studenti l’opportunità di una breve conferenza, tenutasi all’interno della prestigiosa aula intestata alla memoria dei f.lli Castiglioni, orgoglio italiano per aver scritto una pagina fondamentale nella storia del design internazionale.
I relatori hanno illustrato come funziona la struttura dei corsi del Politecnico, sia a livello di laurea triennale, che di laurea magistrale dei 4 corsi di Design (Design del prodotto, Design degli Interni, della Moda e della Comunicazione) e hanno hanno spiegato come accedere ai test di ingresso delle varie Facoltà (Design, Architettura e Ingegneria).
Oltre al prof. Mario de Liguori, sono intervenuti Giuseppina Cleffi, del Servizio Orientamento, Comunicazione e Relazioni Esterne e Luca Cosmai, Referente per il Politecnico dell’ Unità Organizzativa Funzionale dei Laboratori.
A questa breve conferenza è seguita dunque finalmente la visita presso gli spazi del Campus e ai 4 grandi laboratori, quello per i prototipi, ad uso principale degli studenti di product design, il laboratorio allestimenti, per coloro che studiano il design di interni, il laboratorio per la moda, per gli studenti di fashion design, attrezzato per il taglio e cucito, oltre che per la maglieria e per il gioiello, e il laboratorio immagine, adibito per gli studenti di design della comunicazione ma disponibile, come gli altri laboratori, a tutti gli altri studenti della Facoltà, e allestito come un grande set fotografico e cinematografico professionale, allo scopo di fotografare oggetti in still life, oppure riprendere sfilate di moda improvvisate dagli studenti, oppure andare incontro a qualsiasi altra cosa necessiti di essere fotografata o filmata, al fine di sostenere un esame, ma anche per realizzare magari una mostra o svolgere qualsiasi altra attività didattica o professionale svolta all’interno del corso universitario.
Gli studenti dello Zappa hanno dunque potuto fare il giro dei laboratori, accompagnati anche dai docenti Nobile, Raimondo, Penna, Occhiuzzi e Lupo, oltre che dalle guide Politecnico, potendo così interagire direttamente con gli studenti universitari, facendo loro domande mentre gli stessi erano intenti a preparare i loro modelli o prototipi, usando alcuni dei tanti macchinari a disposizione, tra cui macchine utensili o stampanti 3D o a scattare foto, chi invece a realizzare lampade, chi a a tagliare abiti per i loro esami di progettazione del giorno dopo.
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