A Saronno un frammento della biblioteca nazionale di Sarajevo, bombardata dai nazionalisti serbi nel 1992
Donato al Comune di Saronno da una concittadina, verrà posizionato presso la biblioteca comunale sabato 21 gennaio
Si terrà sabato 21 gennaio presso la biblioteca di viale Santuario a Saronno un evento commemorativo per ricordare il bombardamento della biblioteca nazionale di Sarajevo, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992. Bruciarono un milione e mezzo di libri, contenuti all’interno della struttura bombardata e incendiata dagli obici e dai mortai dei cetnici, i nazionalisti serbi che volevano distruggere la città e i suoi abitanti.
A 30 anni di distanza dall’evento, l’amministrazione comunale di Saronno vuole ricordare la terribile guerra civile che, colpendone proprio il cuore della cultura, ha cercato di annientare le città dell’ex Jugoslavia. Lo farà posizionando presso la sua biblioteca civica un frammento della Vijecnica (così è chiamata la biblioteca nazionale) donato al Comune di Saronno da una concittadina che, nel 1994, aveva partecipato alla Marcia dell’associazione nazionale Beati i Costruttori della Pace. Il progetto è stato realizzato insieme alla Società Storica Saronnese.
La nota dell’amministrazione comunale di Saronno e della Società Storica del Saronnese:
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992, durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della ex Jugoslavia, fu intenzionalmente bombardata la Vijećnica, la Biblioteca di Sarajevo.
L’edificio, tra i più belli della città, fu distrutto dalle granate incendiarie dell’esercito serbo e nel rogo bruciarono più di 2 milioni di libri, riviste e documenti, tra cui opere di valore inestimabile.
Distruggere una biblioteca significa cancellare la cultura di un popolo.
La Vijećnica è stata completamente ricostruita, identica all’edificio originale, da un popolo che si identifica con la sua cultura.
Questa pietra è un frammento dell’antica Biblioteca, donato alla Città di Saronno da una saronnese che, nel 1994, partecipò alla Marcia dell’associazione nazionale Beati i Costruttori di Pace.
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