A Saronno una donna di 84 anni è morta per polmonite causata dal batterio della Legionella
La donna è morta dopo cinque settimane di ricovero. Le figlie chiedono maggiore sensibilizzazione e informazione sulla Legionellosi
Una donna di 84 anni residente a Saronno è deceduta lo scorso 19 dicembre per polmonite causata dal batterio Legionella pneumophila. La donna è morta dopo cinque settimane di ricovero.
Dall’amministrazione comunale di Saronno fanno sapere che il contagio da Legionella riguarderebbe esclusivamente alcuni appartamenti del condominio dove era residente la donna, una struttura in via Volonterio gestita, con compartecipazione comunale, dalla società Sessa.
Inoltre dal Comune spiegano che non ci sono al momento informazioni sul fatto che il contagio in questione arrivi dall’acquedotto e che non risultano richieste di verifiche in questo senso da parte di Ats Insubria, ma solo “richieste di sanificazioni “locali” che la società Sessa, proprietaria dell’immobile, ha attuato in via d’emergenza e sta completando con interventi strutturali”. «L’amministrazione e il sindaco esprimono il cordoglio alla famiglia» dichiarano dall’amministrazione comunale.
A raccontare l’accaduto a SaronnoNews è la figlia dell’84enne deceduta, che insieme alla sorella è stata ricevuta lo scorso 13 gennaio dal sindaco Augusto Airoldi e dall’assessore Ilaria Pagani, insieme all’amministratore del condominio di via Volonterio.
Le due donne chiedono maggiore sensibilizzazione e informazione sulla Legionellosi: «È utile portare a conoscenza tutti i cittadini sui banali protocolli di prevenzione che possono essere attuati nei singoli appartamenti per prevenire i contagi. Si è parlato tanto di Covid, è utile che questo argomento non sia tenuto all’oscuro. Se esistono delle precauzioni che si possono attuare, perché non parlarne se possiamo aiutare qualcuno?».
Nel merito Ats Insubria ha risposto: «È bene sottolineare che casi occasionali di Legionellosi sono registrati ovunque, anche per una maggiore sensibilità alla diagnosi differenziale da parte dei clinici. Negli ultimi 6 mesi nel saronnese risulta un unico caso di legionellosi: non si registra alcun cluster epidemico in corso. ATS Insubria, come per tutti i casi di legionella, ha attivato le procedure previste per la sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive. L’Agenzia, infatti, esegue i controlli in seguito alle segnalazioni e se viene individuata la presenza di legionellosi, i responsabili degli impianti che risultano interessati da legionella devono provvedere ad attivare le procedure previste dalle linee guida nazionali».
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