Il Comune di Cislago abbatterà il fabbricato costruito abusivamente in via Galilei
A deliberarlo all'unanimità il Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 settembre. Il sindaco Calegari: "È un monito per tutti, le opere abusive non sanabili devono essere abbattute"
Saranno abbattuti gli immobili realizzati abusivamente in via Galilei a Cislago. A deliberarlo all’unanimità il Consiglio comunale nella seduta dello scorso 29 settembre. Dopo diverse ordinanze di demolizione a cui non fu mai dato seguito, il Comune divenne proprietario dell’area nei primi anni 2000. Nel 2003 l’allora amministrazione comunale decise di conservare le opere realizzate abusivamente con lo scopo di riutilizzarle a vantaggio della comunità, in parte ad uso abitativo e in parte ad uso deposito-magazzino; il progetto poi però non ebbe più seguito.
«Tramite dei controlli abbiamo appurato che questa struttura viene utilizzata da malintenzionati, per ragioni di sicurezza riteniamo quindi opportuno abbattere il fabbricato – ha spiegato il sindaco Stefano Calegari -. È un monito per tutti, le opere abusive non sanabili devono essere abbattute. Quell’area pensiamo di destinarla ad attività sportiva, sulla quale decideremo poi in seguito».
Per la demolizione dell’opera abusiva il Comune di Cislago lo scorso novembre ha chiesto un contributo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: l’intervento avrà infatti un costo totale di 21 mila euro e in caso di finanziamento 10.500 saranno a carico del Comune, finanziati attraverso i proventi derivanti dalle sanzioni in materia urbanistica e 10.500 finanziati dall’eventuale contributo ministeriale. I lavori di demolizione dovranno essere affidati entro dodici mesi dall’assegnazione del contributo.
In foto, l’area oggetto dell’intervento«La mia amministrazione aveva pensato alla demolizione di tali fabbricati, per poi mettere a bando l’uso del terreno da parte di associazioni sportive o sociali, purtroppo non abbiamo recuperato i quattrini perché impegnati con molte altre opere pubbliche più urgenti – commenta sulla questione l’ex sindaco Gian Luigi Cartabia, consigliere di minoranza -. L’unica cosa che eravamo riusciti a fare, grazie ad una azienda agricola, è stata la pulizia della vegetazione infestante».
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