Fagioli (Lega): si usano parole suadenti per non parlare di aumento di tasse
Raffaele Fagioli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Saronno, commenta la nota dell'assessore al Bilancio Domenico D'Amato, con cui sono state spiegate le scelte dell'amministrazione comunale, che andranno approvate dal Consiglio comunale, in materia di imposte
Raffaele Fagioli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Saronno, commenta la nota dell’assessore al Bilancio Domenico D’Amato, con cui sono state spiegate le scelte dell’amministrazione comunale, che andranno approvate dal Consiglio comunale, in materia di imposte (qui l’articolo).
C’è da ammettere che questa giunta manifesta qualcosa di particolare, quasi unico: la faccia tosta! Forti delle indubbie professionalità che la giunta Airoldi può vantare sul fronte della comunicazione, gli esponenti della squadra di governo cittadino sperano di incantare i cittadini attraverso l’utilizzo di parole suadenti e di aggettivi ammalianti.
L’ultimo esempio è dell’assessore D’Amato: le tasse – che brutta parola – non si aumentano più, quello lo fanno solo “i cattivi”. Adesso si “Armonizzano i tributi”: un’attività pregevole di responsabilità istituzionale, con una spiccata vocazione nell’attenzione di tutte le parti sociali in causa.
Infatti l’assessore non ha problemi nel proporre la nuova cornice comunicativa nella quale inserire il provvedimento che vedrà nei fatti l’aumento del 100% dei tributi comunali: armonicamente, sia chiaro, i cittadini dovranno fare i conti con aumenti sensibili su IMU e Irpef, e sempre con armonia e smaglianti sorrisi, gli operatori delle strutture ricettive – alberghi, b&b, ostelli – saranno costretti a diventare esattori delle tasse per conto del Comune ed applicare la nuova tassa di soggiorno che colpirà inesorabilmente i clienti… l’armonica realizzazione della “Saronno Accogliente e Attrattiva” di Airoldi!
La magia delle parole però non collima con la fantasia dei numeri: infatti nella tabella allegata alla delibera non si capisce come sia possibile che il contribuente fino a 15.000 euro sia esente da ogni imposta, come dichiarato dall’armonizzatore D’Amato, se viene riportato sempre nella stessa tabella che da 0 a 15.000 si applica lo 0,4% di imposta. Quale delle due mirabolanti armonie sarà applicata? Siamo innanzi all’ennesimo tentativo di generare confusione e poi aggiustare il tiro in corso d’opera? Ai posteri l’ardua sentenza…purché sia armonica.
Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno
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