Giornata mondiale del suolo, dal comitato ambientalista di Cislago: ristrutturare anziché costruire
In occasione della ricorrenza istituita nel 2004 dalla FAO, l'intervento di Maurizio Cremascoli del comitato di Cislago dell'associazione Salviamo il Paesaggio e rappresentate locale di Europa Verde – Verdi
Si celebra oggi, lunedì 5 dicembre, la Giornata mondiale del suolo, istituita nel 2004 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla perdita di fertilità del suolo, uno dei problemi più importanti a livelli globale e uno dei principali processi di degradazione che minaccia la sicurezza alimentare e la sostenibilità in tutto il mondo.
In occasione di questa ricorrenza l’intervento di Maurizio Cremascoli (nella foto d’archivio di copertina) del comitato di Cislago dell’associazione Salviamo il Paesaggio e rappresentate locale di Europa Verde – Verdi. «A fine Luglio l’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in sinergia con il “Sistema nazionale protezione dell’ambiente” ha stilato il suo rapporto annuale sul consumo di suolo in Italia, che nonostante fosse grave e preoccupante, è stato snobbato da quasi tutto il mondo politico alle prese con la campagna elettorale di settembre per Camera e Senato» esordisce Cremascoli.
Cremascoli poi menziona il fenomeno del riscaldamento globale, causato anche da un eccessivo eccessivo consumo di suolo. «Da non dimenticare coltivazioni ed allevamenti intensivi, spesso gestiti con l’utilizzo di sostanze poco o per niente naturali – continua il cislaghese -. Sembra superfluo ricordare che l’utilizzo del fossile in generale, senza pensare a nuove fonti rinnovabili, aumenta in modo inesorabile, la temperatura del pianeta».
«Esiste una proposta di legge, presentata da Salviamo il Paesaggio, ferma da anni al Senato, contro il consumo di suolo, che resta incagliata e chiusa nei cassetti, perché “stranamente”, c’è sempre qualche altra priorità – aggiunge -. Peccato che, catastrofi con stragi con feriti, morti, dispersi e danni vari, si stanno verificando ed intensificando sempre di più in tutta Italia, come nel triste e recente caso di Ischia».
«Abbiamo la possibilità di ristrutturare o bonificare, anche con efficientamento energetico, il patrimonio edilizio esistente, ovviamente se incentivato da agevolazioni fiscali, oltre a pensare alla manutenzione di strade, autostrade e ponti che versano in condizioni di abbandono e fatiscenza. Salviamo il paesaggio è dal 2012 che propone oltre alla nuova legge contro il consumo di suolo, un censimento del cemento che ogni sindaco dei 7904 Comuni d’Italia dovrebbe effettuare, proprio per sapere e far sapere, in che condizioni si trova l’esistente già edificato, prima di costruire del nuovo, spesso, solo per mera speculazione edilizia! Basta con le pressioni delle lobbies del cemento».
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