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Seduta segretata senza votazione. È polemica sul presidente del Consiglio comunale Pierluigi Gilli

A protestare contro la scelta di dichiarare il dibattito in forma non pubblica di una mozione, i gruppi di minoranza Obiettivo Saronno, Lega e Forza Italia. Lega: "Il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli ha tolto le castagne dal fuoco alla maggioranza decidendo in autonomia"

Consiglio Saronno

È polemica a Saronno sulla decisione del presidente del Consiglio comunale Pierluigi Gilli (nella foto di copertina insieme al sindaco Augusto Airoldi) di secretare la discussione della mozione presentata da Obiettivo Saronno  sulla vicenda della nomina della moglie di un assessore quale membro di una commissione di valutazione.(ne avevamo scritto qui). Il fatto è avvenuto durante il Consiglio comunale di martedì 29 novembre, dove è stato dichiarato il dibattito in forma non pubblica della mozione (poi ritirata dai proponenti) sulla base dell’articolo 43 del regolamento del Consiglio comunale.

A protestare contro la scelta i gruppi di minoranza Obiettivo Saronno, Lega e Forza Italia. All’interno di una lunga nota, Obiettivo Saronno spiega le ragioni della propria contrarietà: “Durante la riunione dei capigruppo, che precede il Consiglio Comunale, nessuna obiezione era stata sollevata sull’ammissibilità della mozione o sulla necessità di secretarla, né dal Presidente del Consiglio, né dagli esponenti politici, né dal Segretario Comunale che ha preventivamente il dovere e il compito di esprimersi sugli aspetti tecnici e legali di tutti i punti all’ordine del giorno”.

“Nella mozione, pubblicata integralmente, è possibile vedere come non si parli mai di apprezzamenti personali sulla persona, bensì della non opportunità politica di avere scelto come commissaria proprio la moglie di un Assessore nonché membro, come comunicato dai mezzi di informazione e fino a prova contraria, della segreteria del Partito Democratico” continua la nota del gruppo viola.

Seduta segreta per la mozione sulla nomina della moglie dell’assessore. Scoppia la polemica in Consiglio comunale

La mozione è poi stata ritirata dai proponenti: “Accettare di discutere in un consesso secretato avrebbe portato, inevitabilmente, a non fare sapere ai cittadini l’opinione di ogni singolo consigliere comunale, in particolar modo dei consiglieri di maggioranza, e che non si sarebbe più potuto comunicare quanto discusso durante il dibattito, con la conseguenza che i cittadini non avrebbero conosciuto la verità. Per questo motivo abbiamo deciso di ritirare la mozione e di parlarne pubblicamente nell’unico modo che ormai questa amministrazione ci permette, senza censura, sui nostri canali social e sulle pagine della stampa, nel pieno rispetto della democrazia e della condivisione per la quale combatteremo senza sosta e per cui i cittadini hanno il diritto di essere rappresentati.
Una pagina buia del nostro Consiglio Comunale, buia quanto la trasparenza di questa amministrazione che per cercare di salvare i pochi fedelissimi alla Giunta, manda a rotoli i suoi stessi principi e la città tutta.

Dura anche la nota della Lega cittadina: “Decisione illegittima quella di non far votare il consiglio comunale sulla secretazione della discussione. Il consiglio comunale avrebbe dovuto votare. Il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli ha tolto le castagne dal fuoco alla maggioranza decidendo in autonomia. Chi fra i consiglieri di maggioranza non voleva votare per la secretazione della discussione sul fatto che la moglie dell’assessore al bilancio, membro del direttivo del PD e candidata alla segreteria del PD fosse nella commissione esaminatrice per valutate le assunzioni di nuovi dipendenti comunali?”

Raffaele Fagioli

In foto, Raffaele Fagioli, capogruppo della Lega

“Tutto legale – continuano i leghisti -, ma non opportuno a livello politico, tanto è vero che appena la questione è stata resa pubblica dalla stampa, ci sono state delle dimissioni. Sarà un caso che sia aumentato il carico di lavoro così repentinamente tanto da dimettersi oppure non c’era stata nessuna condivisione in una nomina così inopportuna?”.

La nota della Lega continua: “Sta di fatto che alcuni consiglieri di maggioranza non avrebbero voluto la secretazione, per poter discutere così a porte aperte della questione. La secretazione della riunione non avrebbe avuto i voti necessari del consiglio comunale. Con fare che è sembrato quasi dittatoriale, che se fosse accaduto a parti invertite avrebbe scatenato tutta la sinistra, il solo presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli si è preso tutta la responsabilità della secretazione salvando per l’ennesima volta la maggioranza e tenendo in piedi il sindaco Airoldi. Gilli non è uomo di centro destra: tiene in piedi una maggioranza di sinistra che viene sempre più malvista dai cittadini saronnesi per le sue decisioni”.

“Un’altra pagina oscura è stata scritta ieri sera da questa amministrazione” si legge nell’incipit della nota di Forza Italia Saronno. “L’osservazione sollevata dal consigliere Francesca Rufini di Tu@ Saronno ha permesso alla maggioranza di salvarsi da quella che sarebbe stata una rinnovata esposizione di fatti poco edificanti. Anche il silenzioso PD ha preso il coraggio stamattina e ribadisce in un articolo la legittimità della nomina della signora, dimenticando che non è questo di cui si sarebbe voluto discutere e di cui si è già tanto discusso sulla stampa, ma dell’opportunità politica di questa nomina”.

“La via d’uscita trovata nel regolamento e il successivo ritiro della mozione da parte di OS, che non ha accettato fosse discussa in maniera secretata, sono stati salvifici e hanno fatto tirare un respiro di sollievo al partito di maggioranza che si è salvato dal giudizio e dalla condanna morale dell’opposizione – continuano i forzisti -. Si sono salvati da un voto contrario anche di qualcuno in maggioranza che probabilmente non avrebbe votato a cuor leggero e senza imbarazzo la bontà di una nomina di un membro del partito che, guarda caso, si è dimessa quando la notizia è diventata pubblica. La sinistra governa così, facciamocene una ragione in attesa di tempi migliori e nella piena consapevolezza, continuamente manifestata, che è sempre il voto del Presidente del Consiglio Gilli e il suo ingegno che reggono in piedi questa maggioranza”.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Novembre 2022
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