Saronno dedica una mostra e una panchina rossa al tema della violenza contro le donne
A presentare il pacchetto completo delle iniziative previste a Saronno nel mese di novembre, questa mattina in Municipio il sindaco Augusto Airoldi, la vicesindaco Laura Succi e Oriella Stamerra, presidente di Rete Rosa Onlus, il centro territoriale antiviolenza di Saronno.
Una panchina rossa anche a Saronno come simbolo del rifiuto della violenza sulle donne. È una delle iniziative pensate dall’amministrazione comunale in occasione del prossimo 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dalle Nazioni Unite.
A presentare il pacchetto completo delle iniziative previste a Saronno nel mese di novembre, questa mattina in Municipio il sindaco Augusto Airoldi, la vicesindaco Laura Succi e Oriella Stamerra (nella foto sotto), presidente di Rete Rosa Onlus, il centro territoriale antiviolenza di Saronno.
La panchina rossa verrà inaugurata venerdì 25 novembre alle 11 in piazza San Francesco. A dipingerla saranno gli studenti di terza delle scuole secondario di primo grado della città, come ha spiegato la vicesindaco Succi: «Un maschio per ogni classe darà una pennellata simbolica a questa panchina. Sarà anche apposta una scritta e una targa con i numeri di emergenza di riferimento».
Alle 17:30 poi, in Sala Nevera, l’inaugurazione della mostra “Com’era vestita”, che prevede l’esposizione di 17 abiti, che raffigurano i vestiti che indossavano diverse donne durante una violenza sessuale e che mira a denunciare la vittimizzazione secondaria che colpevolizza chi subisce lo stupro. Si tratta di una mostra internazionale itinerante, ideata dall’università del Kansas e portata in Italia grazie all’Associazione Libere Sinergie. «Abbiamo incaricato le scuole superiori della città della ricerca dei vestiti – precisa la vicesindaco Succi -. Il gruppo di teatro del Liceo Legnani in occasione dell’inaugurazione leggerà alcuni brani e stiamo lavorando per coinvolgere anche altre scuole».
Nel 2021 sono stati 103 i femminicidi registrati in Italia, 55 quelli avvenuti ad oggi nel corso del 2022. «Questo sta a significare che l’eliminazione di questo fenomeno è ben lontana – ha commentato Oriella Stamerra di Rete Rosa -. La violenza di genere non è un fenomeno personale o sanitario, come molto spesso si tenta ancora di farlo passare, non è matto o fuori di testa chi fa queste cose, perché si tratta di un fenomeno culturale e politico». Nel 2021 gli accessi al centro territoriale antiviolenza di Saronno sono stati 87, ad oggi nel corso del 2022 ne sono stati registrati 78.
Rete Rosa sarà anche parte della conferenza “Le componenti culturali: a chi importa come sei vestita”, che si terrà alle 21:00 di giovedì 24 novembre al Cinema Prealpi di Saronno, organizzata in collaborazione con il Rotary Club di Saronno e l’amministrazione comunale; una serata cheintrodurrà le due iniziative del 25 novembre e che darà modo di approfondire il delicato tema del consenso nelle relazioni amorose con la presenza di una psicologa di Rete Rosa e di un giudice preliminare per le indagini del tribunale di Busto Arsizio.
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