Dopo 50 anni gli alunni della 5D di Gerenzano si ritrovano con il maestro Eugenio
Una riunione di classe densa di emozioni e ricordi quella vissuta dagli alunni dell'allora 5D della scuola elementare G. P. Clerici di Gerenzano. "Un momento denso di emozioni, risa e qualche lacrimuccia"
È stata una riunione di classe densa di emozioni, ricordi e condivisione quella che ha visto radunarsi dopo ben 50 anni gli alunni dell’allora 5D della scuola elementare G. P. Clerici di Gerenzano. Alla riunione però non hanno partecipato solo gli ex studenti, ma anche Eugenio Grigoletti, il maestro della classe.
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A raccontare l’allegra serata di riunione è una delle alunne, Pier Angela Vanzulli, oggi consigliere comunale per la Lega a Saronno: “Grazie all’idea di Lorena Volonteri è stata organizzata la cena della classe 5D a cui è stato invitato come guest star il maestro Eugenio Grigoletti – racconta – un momento denso di emozioni, risa e qualche lacrimuccia. Passano i decenni, ma è sempre così. Voci squillanti che si rincorrevano lungo i corridoi, risate allegre, il nostro era ancora il tempo dei giochi per strada, del ruba bandiera, della Polaroid Instant 10. Poi i ricordi diventano malinconia rivedendo i volti dei nostri genitori che ci aspettavano a casa, pensando ai nonni che ci davano la mancetta la domenica per le caramelle in oratorio”.
“Quanti visi, come dimenticare Adalgisa Borghi, la nostra prima maestra, che lasciò tutti troppo presto per un incidente in auto – prosegue Vanzulli -. O Davide Ametrano, caro ragazzo, buono come il pane, anche a lui fu negata la giovinezza da un tragico incidente. E che dire della dolce e delicata Giuseppina Gimmelli, anche lei nostra cara compagna di banco, persa troppo presto. Ed ecco che in pochi dati anonimi è racchiusa la storia di così tante vite”.
In foto il maestro Eugenio Grigoletti
“Con il Signor Maestro abbiamo rivissuto un tempo passato, sopito, ma mai dimenticato, il tempo della nostra spensierata giovinezza, il tempo in cui si poteva sperare che tutto sarebbe stato possibile – continua il racconto -. Giovedì, 20 ottobre, abbiamo ricordato anche Giuseppina e Davide portando dei fiori dove loro riposano in pace da troppi anni. Tornando al nostro caro maestro, anche per lui c’è stata una sorpresa. Un doveroso pensiero per chi ci ha insegnato non solo i tempi dei verbi o i segreti della matematica, ma, come facevano i nostri genitori, ci ha indicato la via per crescere nel rispetto dell’altro, con valori saldi e profondi. Viva la quinta D, viva la nostra classe”.
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