Obiettivo Saronno presenta una mozione sul caso della nomina della moglie dell’assessore: “Vogliamo chiarezza”
Il caso politico che ha investito l'assessore D'Amato non accenna a diminuire. La lista viola ha infatti presentato una mozione per chiedere chiarimenti sulla nomina, da parte di un dirigente del Comune di Saronno, della moglie di D'Amato a commissario per un concorso indetto dall'amministrazione comunale saronnese
Non accenna a diminuire il caso politico che ha investito l’assessore del Comune di Saronno Domenico D’Amato. L’ex gruppo di maggioranza Obiettivo Saronno ha infatti presentato oggi in Comune una mozione per chiedere chiarezza sulla polemica che vede al centro del mirino la moglie dell’assessore D’Amato, dirigente nel settore lavoro, giovani e sport del Comune di Milano, nominata, da parte di un dirigente del Comune di Saronno, commissario per un concorso indetto dall’amministrazione comunale saronnese.
Vicenda sulla quale il sindaco della città Augusto Airoldi si è già espresso, ribadendo il rispetto delle norme sui concorsi pubblici nella selezione dei commissari, compresa quindi la moglie di D’Amato, che aveva poi rinunciato all’incarico, prima di averlo portato a termine, per altri impegni di lavoro.
Sulla questione “ci saremmo aspettati una presa di posizione chiara e trasparente da parte del primo cittadino, che ricordiamo essere responsabile dell’amministrazione e legale rappresentante del Comune” si legge nella nota di Obiettivo Saronno, che lamenta invece che lo scorso 6 ottobre sia stata redatta “una determina in cui si scopre non solo che la coniuge dell’Assessore percepirà il compenso spettante per l’incarico sino ad allora svolto (NdR fino a prima della rinuncia), pari a 807 euro su un totale complessivo di 1000 euro, ma che a sostituirla è il Segretario generale del Comune di Saronno, al quale non compete alcun commento perché dipendente dell’amministrazione, come espresso dal regolamento di organizzazione e ordinamento degli uffici e dei Servizi”.
“Riteniamo quanto accaduto molto preoccupante e crediamo fermamente che i cittadini debbano avere il diritto di conoscere per esempio, il motivo per cui sia stato scelto un membro esperto esterno retribuito, quando si poteva sin da subito nominare il Segretario Generale, senza alcuna spesa per le casse comunali – prosegue lo scritto di Obiettivo Saronno -. Il motivo per cui, fra innumerevoli possibilità di scelta, sia stata nominata la coniuge dell’Assessore che ha fatto, quindi, parte di una Commissione giudicatrice per la copertura di numero 3 posti strettamente correlati all’Assessorato del marito”.
Obiettivo Saronno chiede anche “il motivo per cui sia stato nominato un membro esperto esterno che in data 14/02/2021 aveva partecipato, quale candidata, all’elezione del Segretario del Partito Democratico di Saronno e che, non eletta, è rimasta quale membro della Segreteria dello stesso Partito Democratico di Saronno, quando il regolamento di organizzazione e ordinamento degli uffici e dei servizi della città esprime chiaramente che i membri della Commissione giudicatrice non devono ricoprire cariche politiche” e infine “il motivo per cui il sindaco sottolinei a mezzo stampa la separazione di ruoli tra amministratori e dirigenti, dimenticandosi che lui stesso è responsabile di tutta la macchina comunale”.
Intanto anche altre forze politiche si sono espresse sulla vicenda: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno chiesto le dimissioni dell’assessore D’amato, mentre il Partito democratico di Saronno ha espresso la propria solidarietà nei confronti dell’assessore “oggetto in questi giorni di un attacco personale che lo vede coinvolto con la sua famiglia in una vicenda pretestuosa che niente ha a che vedere con la buona politica e con gli interessi della città”.
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