Intimidazioni alla consigliera Rimoldi, solidarietà anche da Uniamo Cislago e Cislago in Comune
Rimoldi avrebbe ricevuto su WhatsApp un messaggio intimidatorio dopo la presentazione di un'interrogazione. Lista: "Gravissimo che il gestore di un impianto sportivo pubblico si permetta di intimidire un consigliere comunale". Pacchioni: "Intimidazioni ed offese sono fatti che non dovrebbero mai accadere"
Dopo la Lega, anche Uniamo Cislago e Cislago in Comune esprimono la propria solidarietà alla consigliera Marisa Rimoldi del gruppo Cartabia Sindaco (nella foto di copertina), che lo scorso maggio, a seguito della presentazione in Comune di un’interrogazione consiliare sul nuovo centro sportivo comunale, avrebbe ricevuto su WhatsApp un messaggio vocale dal tono intimidatorio da parte di “un esponente ai vertici di un’associazione sportiva cislaghese” che la invitava a non presentare più interrogazioni sul nuovo centro sportivo. Il fatto è stato raccontato dalla Rimoldi durante il Consiglio comunale dello scorso 6 ottobre (qui l’articolo).
«Rinnovo la solidarietà alla consigliera Rimoldi perché ciò che ha letto in Consiglio comunale di fatto è una cosa gravissima – ha dichiarato nel merito dei fatti Luciano Lista a SaronnoNews -. È gravissimo il fatto che il gestore di un impianto sportivo pubblico si permetta di intimidire un consigliere comunale, intimandolo di non esercitare più un suo diritto, che è anche un dovere, in qualità di un rappresentate della comunità cislaghese».
Lista continua: «La consigliera Rimoldi ha riferito in Consiglio comunale di aver notiziato subito il sindaco Calegari del messaggio ricevuto, quindi è palese che non appena la Rimoldi ha protocollato l’interrogazione, dal Comune qualcuno ha avvisato il gestore e il gestore immediatamente ha mandato un messaggio vocale WhatsApp alla consigliera, intimandole di non fare più mozioni, usando epiteti gravissimi. In pratica il gestore del patrimonio dei cislaghesi intima ad un rappresentante dei cislaghesi di non occuparsi del centro sportivo. è una cosa gravissima. Bisogna fare chiarezza su questi comportamenti lesivi della trasparenza e dei diritti e dei doveri dei rappresentanti dei cislaghesi nelle istituzioni».
Debora Pacchioni, consigliera di Cislago in Comune, ha commentato: «Al di là del pensiero sul punto all’ordine del giorno. Si trattò di una interrogazione, che pertanto non prevede dibattito tra i consiglieri. Crediamo che chiunque nella vita e tanto più chi occupa un ruolo in una istituzione sia essa politica, scolastica, associativa o di altra natura, non dovrebbe mai scadere di livello. Le parole che la consigliera ha riportato, frutto della trascrizione di un messaggio vocale ricevuto, sono gravi».
«Intimidazioni ed offese, tanto più quando rivolte ad una donna, sono fatti che non dovrebbero mai accadere e che condanniamo a prescindere dal contesto o dall’argomento e/o oggetto del contendere – ha concluso Pacchioni -. Crediamo che fare attività politica sia sempre libertà di esprimere le proprie opinioni e poter svolgere il proprio compito seriamente e serenamente».
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