Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno. 

I colpi di scena, con il sindaco Airoldi, non finiscono mai: la persona, membro esterno della commissione giudicatrice per un concorso di assunzione di personale in Comune, dopo le sue dimissioni, percepirà 807 euro per aver svolto gran parte del lavoro richiesto (€ 250,00 per la predisposizione delle due prove scritte, € 500,00 per aver presenziato alle due sessioni di prove scritte in data 03/10/2022 alle 12:00 e alle 13:00 e € 57,00 per aver corretto 57 elaborati della prima prova scritta).

Per onor di cronaca e per i cittadini che non hanno avuto modo di seguire questa triste vicenda, questa persona – Sabina Banfi – è la compagna dell’Assessore al Bilancio e Commercio Domenico D’Amato e l’incarico le è stato affidato con un atto firmato dal Dirigente dell’Area finanziaria vigilata da D’Amato. Paragonando il fatto ad una torta tagliata in quattro fette, l’incaricata ha avuto il tempo e le energie per mangiarne tre abbondanti prima di dimettersi – come dichiarato dal Sindaco Airoldi nel comunicato di pochi giorni fa – per sopraggiunti improvvisi impegni. Ma come? Il grosso del lavoro era fatto…

Apprendiamo da un successivo atto dirigenziale che, a seguito delle dimissioni della signora Banfi, l’incarico è stato assegnato al Segretario generale del Comune di Saronno con un costo per le casse comunali pari a zero: perché questa scelta non è stata fatta fin dall’inizio?

Reputiamo discutibile e inopportuna – come già espresso in un precedente comunicato – la scelta e la nomina della dott.ssa Banfi in questo contesto perché crediamo sia impossibile che sul territorio non ci siano altre persone competenti per ricoprire questo ruolo, per di più retribuito, se non la moglie dell’Assessore al Bilancio. Ma la scelta è caduta proprio su di lei.

Reputiamo banale e inaccettabile la replica del Sindaco Airoldi che si nasconde dietro a “la nomina è legittima perché conforme alle leggi vigenti”: è evidente, signor Sindaco, come il problema sia un altro. Riteniamo arrogante la posizione dell’assessore D’Amato che, ad oggi, ha deciso di non proferire parola sull’accaduto – ne immaginiamo l’imbarazzo – e per questo motivo, in aggiunta alla mancata vigilanza, ne chiediamo le immediate dimissioni.

Reputiamo furba, ma ahimè fuori tema, la posizione del Capogruppo e Presidente del Consiglio comunale Gilli, che appoggia questa maggioranza, con la quale dà il cartellino giallo alla Dirigente coinvolta nel pasticcio. Eh… non funziona così: a casa nostra le responsabilità sono del comandante della nave – il Sindaco Airoldi – che ha il dovere di fornire indicazioni, nel rispetto dei valori e del programma votato dai cittadini, alla sua squadra di governo formata da Assessori e Dirigenti.

Reputiamo tardiva e inefficace la probabile richiesta dei Capigruppo di maggioranza di porre rimedio alla brutta figura che l’Amministrazione Airoldi ha fatto con questa scelta. E cosa dicono ora? Mai silenzio fu così assordante.

Infine ci chiediamo cosa stia pensando il Direttivo del PD saronnese in merito a questa inqualificabile vicenda che vede tra i protagonisti uno dei candidati alla segreteria del partito nel 2020 (Sabina Banfi) e l’assessore D’Amato, candidato consigliere comunale nella lista Saronno civica, poi tesserato PD prima di essere nominato assessore. E ora, quali provvedimenti verranno presi?

Tutto ciò ci lascia l’amaro in bocca e mette in discussione, per l’ennesima volta, la credibilità del Sindaco Airoldi che dichiara: “tranquilli, tutto risolto, la commissaria si è dimessa” per poi scoprire che la gran parte del lavoro era già stato svolto e quindi remunerato. Questo modo di fare non rispetta il valore che ha per noi la trasparenza, così tanto decantata da questa amministrazione che non perde occasione per dimostrare, nei fatti, il contrario.