Elezioni regionali, è scontro aperto tra Moratti e Fontana
La vicepresidente sarebbe pronta a scendere in campo con una rete civica. Ai microfoni di Rai 3 ha parlato di un promesso "passaggio di testimone a fine legislatura" da parte del presidente Fontana, che però nega e chiede un chiarimento alla sua vice: "Con noi o contro di noi"
A pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento si infiamma il dibattito sulle elezioni regionali lombarde, che si terranno nel marzo 2023. A buttare benzina sul fuoco, in un clima già particolarmente teso, le dichiarazioni rilasciate su Rai 3 dalla vicepresidente Letizia Moratti, che dal gennaio 2021 cura le deleghe a Welfare e la Sanità.
“Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento difficile e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l’impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura – ha dichiarato Moratti -. Ho lavorato e lavoro coerentemente a quell’impegno ma coerentemente a quelle indicazioni ho costruito anche una rete civica. La mia non è un’autocandidatura ma una disponibilità, è diverso”.
La numero due di Palazzo Lombardia ha poi aggiungo di non stare agendo in autonomia, ma che c’è stato “chi me lo ha chiesto ma per riservatezza istituzionale, finché il centrodestra non chiarirà la sua posizione non dirò chi”.
Per questo, l’ex ministro dell’Istruzione si dichiara indisponibile per eventuali incarichi ministeriali all’interno di un futuro governo Meloni. “Sarei onorata ma non accetterei. Penso di poter dare un maggior valore aggiunto qui nella mia regione – afferma – Spero di poter contribuire a un posizionamento della mia regione, che è anche motore del Paese dal punto di vista economico e di innovazione. Aiutare la Lombardia vuol dire servire il Paese. Credo da parte mia sia più corrente continuare”.
Fontana: “Non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone”
Non si fa attendere la replica del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che soltanto pochi giorni fa si è detto pronto a ricandidarsi a governatore della Lombardia per l’intero centrodestra.
“Contrariamente a quanto da lei affermato, non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato – si legge in una nota del governatore lombardo -. È una prerogativa dei partiti, allora come oggi. Non era né allora né oggi nella mia disponibilità. Come tutti sanno non sono cariche ereditarie. Quindi non è molto chiaro quale spirito di servizio invochi se la condizione era quella di essere nominata vicepresidente e anche candidata presidente. Non mi è chiaro dove sia il senso di responsabilità”.
Da qui la richiesta di un chiarimento: “A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: perché una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi”.
“Ho già detto tutto quello che c’era da dire – ha aggiunto il leghista -. Non credo che sia cambiato niente, non credo ci siano novità. Credo di poter dire come mi è stato detto singolarmente dai rappresentanti dei 4 partiti della coalizione che sarò candidato”.
Fabrizio Cecchetti (Lega): “Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte”
A commentare le dichiarazioni della vicepresidente Moratti, anche Fabrizio Cecchetti, coordinatore lombardo della Lega: “C’è stupore e sconcerto per un assessore come Letizia Moratti che ha lavorato e sta lavorando in una giunta di centrodestra, ma che da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze. Con tutte le sfide che attendono Regione Lombardia nei prossimi mesi, non abbiamo tempo da perdere con dubbi, polemiche o ambizioni personali. Avanti con Attilio Fontana e la sua squadra, premiata da oltre il 50% dei voti anche domenica scorsa. Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte”.
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