Boom bollette e inflazione, aumento di 5 euro al giorno per le rette della Focris di Saronno
Scelta necessaria, ha spiegato in una nota il presidente Stefano Barcellini, "per assicurare la sostenibilità economico-finanziaria della fondazione". Una decisione che potrebbe essere rivista nei primi mesi del prossimo anno, nel caso in cui si abbassassero i costi energetici
Il caro bollette e l’inflazione colpiscono anche la Focris, la casa di riposo intercomunale di Saronno che aumenta di 5 euro la retta giornaliera: 2,50 euro per l’aumento dei costi generati da effetti inflattivi e altri 2,50 per gli effetti legati agli aumenti delle forniture energetiche. Dalla fondazione precisano che l’aumento servirà a coprire “solo in parte i maggiori costi” e che è garantito l’impegno “a mantenere la buona qualità dei servizi che da sempre offre”.
A spiegare la scelta è Stefano Barcellini, il nuovo presidente di Fondazione Focris che lo scorso aprile ha sostituito Tommaso Mascarello, dimessosi dall’incarico dopo la “crisi” tra la maggioranza e Obiettivo Saronno. Già nel dicembre 2021 il consiglio di amministrazione Focris aveva deciso un aumento di 4 euro al giorno per le rette giornaliere, per affrontare le difficoltà generate dalla crisi pandemica.
“La residenza per anziani Focris da 20 anni dà accoglienza a 108 ospiti del territorio saronnese (proprio quest’anno cade il ventesimo anniversario) – si legge nella nota stampa -. La Focris negli anni ha sempre offerto un servizio di eccellente qualità, molto apprezzato da ospiti e parenti. A dimostrazione di ciò proprio in questi giorni un’indagine sulla qualità sulla gestione del Covid 19 ha fatto registrare un risultato eccellente che premia il lavoro della direzione e di tutti gli operatori della struttura”.
La nota continua spiegando che, come anche altre case di cura lombarde, la Focris si è trovata ad affrontare una difficilissima situazione economica, a causa dei lievitati costi energetici e dell’inflazione. “A dimostrazione di questo basti considerare che ad agosto dello scorso anno la RSA spendeva 13 mila euro per l’energia elettrica mentre la bolletta di quest’anno è stata di 55 mila euro. Aumenti di simile portata sono stati registrati per l’effetto dell’inflazione su molte forniture essenziali per il funzionamento della casa”.
Da qui la decisione di aumentare le rette giornaliere a carico dei degenti “per assicurare la sostenibilità economico-finanziaria della fondazione”. Una decisione che potrebbe essere rivista nei primi mesi del prossimo anno, come spiega nella nota Barcellini, nel caso in cui si abbassassero i costi energetici.
“Vi è da considerare che le organizzazioni di settore stimano che per compensare gli aumenti di costi registrati quest’anno le RSA dovrebbero fare aumenti sino a 10 euro al giorno per ospite – aggiunge Barcellini -. La RSA Focris è consapevole che è impensabile che questo aumento ricada completamente sugli ospiti e sulle famiglie e per questa ragione la fondazione ha limitato i rincari ad una cifra inferiore a quella di altre RSA e che copre solo in parte i maggiori costi registrati quest’anno. D’altra parte, al fine di limitare i problemi economici, la fondazione si sta impegnando per contenere al massimo i costi di gestione senza compromettere la qualità dei servizi che da sempre offre.
La Focris si unisce poi a tutte le Rsa lombarde, compresa Villaggio Amico di Gerenzano e chiede un intervento di Regione Lombardia e dello Stato “a sostegno di questo servizio, ormai imprescindibile per i nostri concittadini anziani e per loro famiglie”.
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