Domenica 25 settembre circa 100 ciclisti (quattro arrivati appositamente da Roma) hanno preso parte alla terza edizione della RandoAIL, pedalata organizzata dalla asd Compact Team e finalizzata a raccogliere fondi a favore di AIL Varese ODV, l’associazione che si occupa di lotta alle leucemie e ad altre malattie simili.

Le previsioni meteo avverse si sono rivelate sbagliate e così i partecipanti hanno iniziato a prendere il via fin dalle 7.30 del mattino (con luci accese): trattandosi di una “rando” infatti la partenza è libera tanto che chi ha affrontato il tracciato meno lungo è partito tra le 8 e le 9. Due infatti erano i percorsi utilizzabili a pedalata libera: quello più impegnativo da 200 chilometri e quello da 100 chilometri.

Intorno a mezzogiorno i primi partecipanti hanno iniziato a raggiungere il traguardo e l’area ristoro allestiti alle spalle della chiesa di Lonate Ceppino. Alla presenza del presidente di AIL Varese, Cristiano Topi, e dai rappresentanti dell’amministrazione cittadina, sono stati assegnati i premi ai gruppi più numerosi: nell’ordine Asd Arcisate, Autocar Mozzate e Vares8.

Un premio speciale è invece andato alla società organizzatrice, il Compact Team: si tratta di un trofeo in memoria di Gabriele Rizzi, atleta dei Runners Valbossa (originario di Gemonio e poi trasferitosi a Travedona) che ha lottato a lungo con la malattia senza mai rinunciare a svolgere attività sportiva agonistica. Gabriele è scomparso a 51 anni nel 2021.

Gli arrivi, intanto, si sono susseguiti fin verso le 17,30 con l’ultimo atleta a tagliare il traguardo, sorridente e contento come tutti i precedenti per aver portato a termine una giornata ricca di sport e solidarietà.

«Le emozioni, i sorrisi, i momenti toccanti che ad ogni nostro evento benefico proviamo, ci ripagano di tutte le fatiche – spiega il presidente Topi – sapendo che come in questa occasione stiamo contribuendo a portare un raggio di sole e di speranza nella vita dei tanti ammalati che stanno affrontando la parte più dura del loro percorso di vita. Noi ci siamo».