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Come aprire uno studio dentistico o odontoiatrico: iter, costi e allestimento

Aprire uno studio dentistico è un passo importante per ogni professionista

dentista

Aprire uno studio dentistico è un passo importante per ogni professionista che, dopo aver conseguito una laurea in medicina con specializzazione o in odontoiatria, supera l’esame di stato che l’abilita alla professione. Che si apra in autonomia o in associazione con alcuni colleghi, iniziare questa attività necessita di alcuni passaggi, tra cui il trovare il giusto locale e gli arredi più adatti e ottenere le autorizzazioni necessarie.

Le forniture
Un passo importante nell’apertura di uno studio dentistico o odontoiatrico consiste nel reperire i locali adatti e arredarli con tutto ciò che serve alla pratica della professione. Per il primo passo si tratta di ragionare in maniera seria sul business plan, perché è in tale fase che si decide se lo studio sarà utilizzato da uno o più professionisti, se dovrà essere posizionato in una particolare zona della città e di quali ambienti avrà bisogno e la loro destinazione d’uso. Importante è poi trovare un grossista prodotti medicali che possa offrire tutto ciò che serve per lo studio dentistico o odontoiatrico, dagli arredi più semplici, come i carrelli con cassetti per il trasporto e la conservazione degli attrezzi medicali o gli sgabelli regolabili su cui il medico può operare, per arrivare fino al materiale tecnico e alle attrezzature più specialistiche; da guanti, mascherine, visiere, tamponi e siringhe fino ad attrezzature per le radiografie e poltrone elettriche polifunzionali. Questo passaggio consentirà di ragionare fin dalla fase progettuale sui reali costi di ogni singolo accessorio. Il grossista può oggi essere trovato anche online, cosa che permette di visionare i cataloghi in qualsiasi momento e di trovare una consulenza di esperti in tempi brevi.

Le autorizzazioni
Per avviare un nuovo studio è necessario attivare tutte quelle procedure che consentono di svolgere la propria professione. Al dentista che intende lavorare da solo è necessaria l’attivazione di una partita IVA, nel caso di due o più dentisti e odontoiatri che desiderano lavorare in team sarà necessario avviare una società. Si deve anche contattare l’ENMPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medica), che si occupa della previdenza e dell’assistenza dei medici e degli odontoiatri. Ci si deve poi informare su quali siano le normative vigenti, a livello nazionale e locale, per conoscere le dotazioni minime necessarie per poter avviare uno studio di questo genere. Sarà poi importante anche valutare la necessità di assumere altre figure professionali, sia di ambito puramente medico, sia di tipo amministrativo.

Quanto costa avviare uno studio dentistico o odontoiatrico
I costi da considerare quando si deve avviare un nuovo studio sono vari, così come è ampio lo spettro di possibilità dei servizi offerti. È sempre bene preparare un business plan accurato, che contenga tutte le spese da sostenere, così come le previsioni sull’andamento dell’attività nel corso dei primi anni dall’avvio. Solitamente i costi iniziali sono abbastanza rilevanti, a causa dell’acquisto del materiale e delle attrezzature, nonché dall’acquisto o dal fitto del locale, ma tendono a riassorbirsi con il passare degli anni. È bene, quando si intende aprire un’attività di questo tipo, informarsi sulle possibilità di incentivi e aiuti statali.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 15 Settembre 2022
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