Giovani e occupazione: il percorso nel settore socio-sanitario
Chiuso il capitolo della formazione indispensabile con il superamento dell’esame di maturità, sono tantissimi quei ragazzi e quelle ragazze che aspirano a entrare subito nel mondo del lavoro
Chiuso il capitolo della formazione indispensabile con il superamento dell’esame di maturità, sono tantissimi quei ragazzi e quelle ragazze che aspirano a entrare subito nel mondo del lavoro. In un simile momento di transizione, trovare un percorso che sia la naturale prosecuzione delle personali aspirazioni, maturate durante gli anni delle superiori, potrebbe rivelarsi un’ottima idea.
Oggigiorno, proprio tra i giovani, a seguito anche di una buona valutazione delle future opportunità e le richieste di personale provenienti dalle tante società del settore, sta emergendo un notevole apprezzamento per il settore socio-sanitario. Nel nord Italia ci sono figure di spicco, come Adifamily Scuola di formazione professionale a Milano, Monza e Brianza, che si impegnano a formare in modo attento e specialistico i giovani, per introdurli proprio in questo settore.
In genere, le scuole di formazione e di specializzazione nell’ambito socio-sanitario, focalizzato sulla cura e sul benessere di determinate categorie, mettono a disposizione dei soggetti interessati dei programmi completi per la qualifica di operatore socio-sanitario, per la qualifica di ausiliario socio-sanitario, di massoterapista o di assistente alla poltrona.
L’organizzazione del corso OSS (Operatore Socio-Sanitario)
L’operatore socio-sanitario sarà chiamato a rafforzare il benessere psicofisico e l’autonomia del soggetto assistito.
I corsi per l’acquisizione della qualifica hanno una durata di 18 mesi, con un andamento che saprà combinare teoria e pratica. Si tratta in genere di circa 1000 ore di formazione, includendo le lezioni teorico-pratiche, le esercitazioni di fine modulo e i periodi di tirocinio presso le strutture convenzionate.
In linea generale, al corsista viene richiesto di portare a termine un percorso che spesso si divide in 4 moduli disciplinari: l’area socio culturale, istituzionale e legislativa; l’area della psicologia e delle scienze sociali; l’area igienico sanitaria; per poi terminare con l’area tecnico operativa.
Dall’impostazione dei corsi OSS, è facile intuire che, fra le tematiche da trattare, c’è un ampio spazio riservato al diritto del lavoro, alla legislazione sanitaria, all’organizzazione dei servizi, alla psicologia, alla sociologia e ai fondamenti psico-relazionali. Infine, non mancano certo delle importanti riflessioni sulle misure di protezione, per la sicurezza dei lavoratori, e sulle diffuse pratiche giornaliere per una corretta igiene.
L’organizzazione del corso da assistente in studio odontoiatrico
Un’altra strada che moltissimi giovani hanno già intrapreso è quella di assistente in uno studio odontoiatrico. Si tratta di una figura che viene chiamata all’esecuzione di varie mansioni all’interno di strutture medico-odontoiatriche, sia pubbliche che private.
Per conseguire la qualifica di ASO, la legge italiana prevede la frequenza di un corso, tenuto da un’agenzia di formazione accreditata, della durata di 700 ore. Il corso ASO è oggigiorno immaginato come un’esperienza teorico-pratica, sotto vari punti di vista.
Per capirci, il corso ASO non è soltanto apprendere la sterilizzazione degli strumenti per il trattamento odontoiatrico, la gestione e l’organizzazione degli spazi operativi ma è anche l’acquisizione della capacità di relazionarsi con le altre persone. Tra gli obiettivi del corso ASO, c’è sicuramente lo sviluppo di una comunicazione efficace con il paziente, con il professionista e i membri della sua equipe e con i collaboratori esterni dello studio (fornitori, rappresentanti, commercialisti, ecc.).
Proprio per affinare le tecniche di comunicazione apprese e iniziare così a mettere in pratica quanto studiato, il corso ASO deve includere almeno 400 ore di tirocinio professionalizzante presso uno studio o una clinica convenzionata.
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