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Pronto Soccorso di Saronno, un’altra brutta esperienza: “Per lavorare l’empatia dovrebbe essere un obbligo”

Un'altra lettera, dopo quella di denuncia della figlia di un'81enne, che riguarda il pronto soccorso di Saronno. Questa volta è un'altra lettrice che ci ha scritto, raccontando la propria vicenda

pronto soccorso saronno

Un’altra lettera, dopo quella di denuncia della figlia di un’81enne, che riguarda il pronto soccorso di Saronno. Questa volta è un’altra lettrice che ci ha scritto, raccontando la propria vicenda e concludendo con un auspicio: “L’empatia non deve essere un consiglio, ma un obbligo”

Buonasera, vi invio questa email dopo aver letto della disavventura dell’81enne presso il PS di Saronno e per raccontare anche la mia pessima esperienza dello stesso giorno.
Sono arrivata in PS lunedì 25 alle ore 13.30 con vertigini, nausea e conseguente vomito. Passo la notte in pronto soccorso e per quanto la giornata di lunedì e la notte siano state riprovevoli decido di tacere e giungere direttamente al momento delle dimissioni che avvengono dopo 30 ore passate senza nè cibo nè acqua.

infermiera: sig.ra si alzi che è stata dimessa.
io: ho bisogno di togliere la farfallina al braccio.
infermiera: sìsì, ma si calmi, venga qui che la tolgo.
io: grazie. Adesso chiamo a casa e aspetto qui per i prossimi 15 min (faccio presente che ho ancora le vertigini).
infermiera: assolutamente no, lei è stata dimessa e io qui non la voglio più vedere, esca fuori.
io: io non esco fuori con il caldo e le vertigini, aspetto qui.
infermiera: cosa vuole? Rimanere nella bolgia? Lei è stata dimessa e se ne deve andare.
io: o mi trascinate con la forza o io per 15 min resto qui.
infermiera: non deve stare per forza al sole, può stare seduta su una sedia del triage all’ingresso.
io: (sono positiva al Covid) non credo di poter rimanere lì, essendo positiva direi che la cosa migliore sarebbe rimanere in questa stanza di isolamento (dove sono stata per 30h).
infermiera: (gridando ad un tono di voce assurdo) voi dovete solo imparare a tenere su quella diamine di mascherina! Inoltre io non sono qui per risolvere i suoi problemi personali ma solo quelli medici, lei esce e stia attenta a non infettare nessuno.
io: io la mascherina non l’ho mai tolta e di problemi personali non ne ho.
infermiera: e invece, guardandola, direi che ne ha molti.
io: me ne vado, solo per non doverla vedere più.

Ttutte le 30 ore di permanenza presso il PS di Saronno sono state indescrivibili, e in parecchi momenti ho sentito e visto lesa la dignità dei pazienti, parlo di me e delle altre persone.

Magari una segnalazione in più può insegnare che, per lavorare a contatto con le persone, possedere empatia non deve essere un consiglio, ma un obbligo.

Ringrazio cordialmente

Simona Belgeri

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 28 Luglio 2022
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