Nuova scuola Rodari, il sindaco di Saronno: “La sfida sarà ora rispettare i tempi del bando”
Del progetto della nuova Rodari, per il quale il Comune ha ricevuto un cospicuo finanziamento da Regione Lombardia, se ne è parlato questa mattina, 22 giugno, proprio alla scuola di via Enrico Toti
È all’anno scolastico 2025/2026 che alunni e insegnanti della scuola primaria Rodari di Saronno guardano con grande attesa. Sì, perché è quella la data fissata per il taglio del nastro della nuova scuola Rodari, per la quale il Comune di Saronno si è recentemente aggiudicato un finanziamento a fondo perduto di oltre 7 milioni di euro dal bando “Spazio alla Scuola” di Regione Lombardia.
Se ne è parlato questa mattina, 22 giugno, proprio alla scuola di via Enrico Toti, dove il sindaco della città Augusto Airoldi e l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Pozzoli hanno presentato le linee generali del progetto vincitore del finanziamento, insieme alla dirigente scolastica dell’I.C.S. Ignoto Militi Patrizia Rizzo e alla docente Barbara Marabelli.
Quello della nuova Rodari è un tema scottante in città e la motivazione è presto detta: un finanziamento ministeriale di 4 milioni di euro, che l’ente si era aggiudicato nel 2020, sfumato per il mancato rispetto dei tempi di aggiudicazione dei lavori previsti dal bando ministeriale (qui l’articolo – al Comune era stato comunicato dal ministero l’inizio del procedimento di decadimento del finanziamento ministeriale), fatto che è stato tra i principali motivi di attrito con l’ex gruppo di maggioranza Obiettivo Saronno e il loro assessore di riferimento, Novella Ciceroni, che curava la delega ai Lavori pubblici. A ciò ha fatto seguito il ritiro delle deleghe a Ciceroni, il passaggio all’opposizione di Obiettivo Saronno e l’istituzione di una commissione di inchiesta per accertare le responsabilità della perdita del finanziamento.
«È questo un finanziamento che ci permette di realizzare con più agio una scuola non solo bella, ma anche innovativa – ha dichiarato oggi il primo cittadino -. Il nostro progetto è stato riconosciuto dalla Regione quarto tra quelli presentati e rientra tra gli otto e mezzo effettivamente finanziati».
Obiettivo primario dell’amministrazione comunale saronnese è ora quello di rispettare i tempi previsti dal bando: «Per diversi motivi l’edilizia sconta tutta una serie di problematiche, tra cui ad esempio la difficoltà di reperire i materiali, quindi mantenere i tempi che ci siamo dati sarà una sfida altrettanto dura e significativa, come quella che ci ha portato a vincere questo bando di Regione Lombardia» ha aggiunto il sindaco Airoldi.
È poi intervenuta l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Pozzoli, che ha ricordato il cronoprogramma dell’opera: avvio dei lavori nel novembre 2023, demolizione del vecchio edificio nell’estate 2025 ed effettivo taglio del nastro nel settembre dello stesso anno.
Il progetto inviato a Regione Lombardia era stato corredato anche di un video realizzato proprio dalla scuola primaria, dove gli alunni avevano espresso idee e proposte su come dovrebbe essere la scuola dei sogni; tra le richieste del bando regionale vi era infatti la partecipazione attiva dell’istituto all’interno del progetto.
La scuola che vorrei. I bimbi della Rodari disegnano l’ideale scuola del futuro
«Il contributo dato dai bambini è stato veramente apprezzato e premiato dalla Regione» ha commentato l’assessore Pozzoli, che ha poi ricordato le principali novità della nuova scuola: ambienti flessibili che rispondano meglio alle esigenze didattiche («con aule che possono diventare aule più piccole e più grandi a seconda delle esigenze»), attenzione al tema della sostenibilità energetica con una riduzione dei consumi interni e più in generale una scuola aperta alla città, «con spazi utilizzabili per iniziative pubbliche, come ad esempio la biblioteca, che potrà diventare una biblioteca di quartiere o la palestra, progettata secondo normative CONI, con spogliatoi, servizi igienici e un ingresso indipendente, che potrà essere usata dalle associazioni e le società sportive».
La scuola sarà composta da diversi plessi, dotata di 15 aule, 5 aule polifunzionali, un atrio di ingresso dotato di un piccolo anfiteatro, spazi dedicati alla lettura, all’aggregazione e alla ricreazione.
«Sono contenta che il Comune abbia vinto questo bando, perché è una vittoria simbolo di un’unione di forze – ha commentato la dirigente scolastica Rizzo -. Realizzare una scuola non significa costruire delle mura, ma costruire innovazione dentro e fuori la scuola. È molto importante che gli spazi siano funzionali alla didattica. Mi auguro che in questi mesi la sinergia che abbiamo trovato con l’amministrazione comunale continui».
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