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L’Università dell’Insubria risponde alle domande dei futuri studenti

Una giornata informativa per chiarire dubbi e curiosità sui corsi in vista dell'apertura delle immatricolazioni. Appuntamento il 12 luglio

studenti insubria

Una giornata informativa dedicata agli ultimi dubbi sulla scelta del percorso di studio dopo l’esame di maturità è in programma martedì 12 luglio all’Università dell’Insubria, dalle 9.30 alle 12.30 nella sede di via Monte Generoso 71 a Varese, nel Chiostro di Sant’Abbondio e in via Valleggio 11 a Como. L’iniziativa è organizzata con diversi infopoint dove fare domande sull’offerta formativa, ma anche su tasse, servizi, borse di studio, in vista dell’apertura delle immatricolazioni per l’anno accademico 2022-2023 fissata per il 14 luglio.

Ogni corso di laurea avrà il suo stand dedicato con materiale informativo, ma soprattutto docenti e ricercatori a disposizione delle future matricole. Il personale degli uffici Orientamento, Diritto allo studio e Segreteria studenti sarà presente per spiegare le agevolazioni e le modalità di iscrizione e dare indicazioni sui corsi di preparazione ai test di ingresso; sarà anche possibile richiedere colloqui individuali.

«Entrare in università – commenta la professoressa Michela Prest, delegata del rettore all’Orientamento e alla Comunicazione – significa diventare grandi: è il primo vero passo verso il mondo del lavoro, verso il futuro che ognuno di voi si immagina. E allora scegliete seguendo i vostri sogni e soprattutto informatevi: scoprite quali sono i possibili percorsi, quali gli ostacoli che potreste incontrare e quali sono i vostri punti di forza. Parlate con gli studenti che hanno già iniziato il percorso: loro sono i vostri esploratori di università, e sapranno darvi i consigli giusti per affrontarla con successo. Ricordatevi che sarete disegnatori di futuro: è un ruolo importante e il nostro compito è quello di aiutarvi a interpretarlo nel miglior modo possibile».

Punto di forza dell’Università dell’Insubria è l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. Il nuovo Rapporto Almalaurea 2022, presentato il 16 giugno, dice che a un anno dal conseguimento del titolo il 79,7% dei laureati triennali Insubria ha un lavoro ben retribuito: un dato che migliora del 4,6% la performance dello scorso anno e che è superiore del 5,2% alla media nazionale. Ancora meglio per i laureati magistrali Insubria: sempre a un anno dal titolo, il tasso di occupazione è dell’87,4%, più 9,9 rispetto al 2021, più 12,8 sulla media nazionale, con stipendi di 1702 euro mensili contro il trend nazionale di 1407 euro.

Quanto costa iscriversi all’Insubria

Studiare all’Insubria costa da zero a 3800 euro, più la tassa di iscrizione che è per tutti 156 euro. Chi ha un Isee al di sotto dei 22mila euro non paga nulla, poi ci sono varie fasce fino all’importo massimo di 3800 euro per chi supera i 70mila euro di Isee. Inoltre, all’Insubria tutti gli studenti idonei, con i requisiti di reddito, ottengono la borsa di studio: i contributi sono erogati da Regione Lombardia, ma l’ateneo stanzia fondi propri per garantire che siano soddisfatte tutte le richieste.

L’offerta formativa dell’Insubria

L’offerta formativa dell’Università dell’Insubria si compone di tre corsi magistrali a ciclo unico, ventidue corsi di laurea triennali e tredici magistrali.

I corsi magistrali a ciclo unico sono Medicina e chirurgia, presente sin dalla nascita dell’ateneo nel 1998; Odontoiatria e protesi dentaria, il migliore dei corsi italiani della materia nel Rapporto Censis 2021; Giurisprudenza, valutato dal Censis il terzo migliore d’Italia, con lezioni tra Varese e Como, focus particolari su moda e sostenibilità e la possibilità di conseguire il doppio titolo con l’Università di Nantes.

Tra i corsi triennali, la novità quest’anno è il nuovo volto del collaudato Economia e management, a numero chiuso, che si attualizza per rispondere ancora meglio alle esigenze del mercato e diventa Economia e management dell’innovazione e della sostenibilità. In ambito umanistico, Varese offre Scienze della comunicazione e Storia e storie del mondo contemporaneo, mentre a Como si può studiare Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale (unico in Lombardia) e Scienze del turismo.

Le triennali in ambito scientifico sono: a Varese Biotecnologie, Scienze biologiche, Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, Scienze dell’ambiente e della natura; a Como Informatica; Chimica e chimica industriale, Fisica, Matematica. C’è poi la triennale di Scienze motorie, con sede a Varese, dove ci sono anche i college sportivi di atletica leggera, canottaggio, tiro con l’arco, sci alpinismo e triathlon, che danno la possibilità agli atleti di studiare con dedicando loro borse di studio, un referente e un programma didattico personalizzato per conciliare allenamenti e libri.

Sempre molto richieste le lauree triennali nelle Professioni sanitarie, ad accesso programmato: Infermieristica è erogata nelle tre sedi di Varese, Como e Busto Arsizio; si tengono invece a Varese i corsi di Educazione professionale, Fisioterapia, Igiene dentale, Ostetricia, Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia.

Dei tredici corsi di laurea magistrale, otto sono erogati in inglese e sette hanno accordi di doppio titolo. Con sede a Varese: Economia, diritto e finanza d’impresa; Global entrepreneurship economics and management; Biotechnology for the Bio-based and Health Industry; Informatica; Ingegneria ambientale e per la sostenibilità degli ambienti di lavoro; Scienze e tecniche della comunicazione; Scienze delle attività motorie preventive ed adattate. A Busto Arsizio: Biomedical sciences.

Le magistrali a Como sono: Chimica; Fisica; Matematica; Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale; Scienze ambientali. E la novità del prossimo anno accademico: Hospitality for sustainable tourism development, corso completamente in lingua inglese e sviluppato in sinergia con il territorio che si propone di formare i tourism manager del futuro, con due curricula: Sustainable Hospitality Management, per la formazione di manager per l’industria dell’ospitalità, e Heritage and Cultural Tourism Management, per la preparazione di esperti nell’industria del turismo culturale.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Giugno 2022
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