È di un completo restauro quello di cui necessita, per tornare allo splendore di un tempo, l’antico organo custodito nella chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta di Cislago.

Un intervento che costerà alle casse della Parrocchia circa 170 mila euro e per il quale la Pro Loco sta raccogliendo fondi per far fronte all’ingente spesa. Abbiamo recentemente visionato l’organo proprio con il presidente dell’associazione Fabrizio Mazzucchelli e i membri della Pro Loco Silvio Lanzani e Sergio Beato, cultori di storia locale.

Quello di Cislago non è però un organo qualsiasi. Si tratta infatti di un vero e proprio pezzo di storia, avendo ben 166 anni di vita. Fu costruito nel 1856 dall’organaro Giuseppe Bernasconi di Varese. Oggi conta 1792 canne, due tastiere, una di 61 tasti per 39 registri e la seconda di 56 tasti per 13 registri, più la pedaliera. L’organo è posizionato all’interno di una cassa in stile barocco risalente alla prima metà del 1600, donata ai tempi dai Visconti alla chiesa Parrocchiale.

La Pro Loco di Cislago ha un nuovo presidente e mira a coinvolgere nuovi volontari

A raccontare lo stato dell’antico strumento il professor Sergio Beato, cultore di storia locale: “Il tempo che tutto consuma ha prodotto diversi inconvenienti: tenuta dei mantici, funzionalità dei somieri, stato delle canne, la loro intonazione, l’effettivo funzionamento di tutti i registri e delle relativi leve e tiranti; per cui dopo diversi anni dall’ultimo lavoro di messa a punto e accordatura, oggi l’organo Bernasconi di Cislago necessita di un sostanzioso intervento di restauro che deve essere affidato ad artigiani preparati e competenti in quella antichissima arte che è quella dei costruttori di organi di cui la terra varesina, ancora oggi, vanta straordinari esempi”.

Uno degli scopi che perseguirà nei prossimi anni la nuova presidenza della Pro Loco cittadina, sarà proprio quello di raccogliere fondi per la restaurazione dell’antico strumento in occasione delle numerose iniziative che organizzerà sul territorio.